Fotogallery - Strumenti musicali hi-tech
Piratati a difesa dei pirati. Capita anche questo, a dispetto dei difensori del copyright. Megaupload, il popolare servizio di scambio file, è stato preso di mira dalle case discografiche che, come sempre, temono di vedere calare i loro dati di vendita. Ma gli artisti non ci stanno.
“Gli artisti protestano contro la famigerata legge per fermare la pirateria online”
Pop e hip hop. - È una “Mega Song” quella che Megaupload ha deciso di offrire ai suoi utenti sabato scorso, rendendola gratuitamente scaricabile dal proprio sito. La canzone, alla cui realizzazione hanno partecipato famosi artisti r’n’b e hip hop - tra cui Kanye West, Snoop Dogg, Alicia Keys e Mary J Blige - tesse le lodi del popolare servizio di file hosting. Con una punta di pubblicità. Cantanti e produttori, tutti membri della RIAA (Recording Industry Association of America) - una delle associazioni americane a difesa del diritto d’autore nel settore discografico - sembrano avere deciso di ignorare la contraddizione che li vede insieme detentori dei diritti violati da Megaupload e fruitori del servizio, schierandosi con decisione a favore di Kim Dotcom, fondatore del sito.
Sito “canaglia” - Riferendosi a Megaupload, la RIAA ha recentemente coniato il termine di “sito canaglia”. La locuzione riecheggia quella di “stato canaglia” così frequentemente utilizzata durante il primo mandato di George W. Bush. Come se non bastasse, assieme ad altre associazioni impegnate nella tutela del copyright, la RIAA è favorevole alla SOPA, ossia alla "Legge per fermare la pirateria online" attualmente ferma in commissione giustizia della Camera dei rappresentanti statunitense. Se approvata, la SOPA consentirebbe a chiunque di esigere il blocco dei siti che offrono contenuti illegali o lo stop della loro indicizzazione da parte dei motori di ricerca.
Fuori servizio - È proprio da queste ragioni che è nata la protesta delle star della musica a stelle e strisce. Nel frattempo, tra il 29 e il 30 novembre, in molte parti del mondo - Italia compresa - Megaupload è risultato inaccessibile, generando una comprensibile ondata di panico tra i milioni di utenti giornalieri del servizio, timorosi per le sue sorti. Per quanto riguarda la Mega Song, invece, la ritorsione delle case discografiche è stata prontissima. A seguito della sua pubblicazione su YouTube, la Universal non ci ha pensato due volte: addebitando una presunta (e contestata) violazione di copyright, ne ha chiesto e ottenuto la pronta rimozione. (sp)
Chiara Reali
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