Tetris non è solo uno dei migliori videogiochi mai realizzati: secondo una recente ricerca inglese sarebbe anche una valida terapia per aiutare chi è vittima di stress post traumatico. (Alessandro Bolla, 12 gennaio 2009)
Siete dei patiti del Tetris? Passate ore e ore a impilare mattoncini, o meglio tetramini (figure geometriche formate da 4 quadrati identici) colorati? Siete in buona compagnia: Tetris è infatti uno dei videogiochi in assoluto più venduti e, secondo i ricercatori della Stanford University, uno dei dieci migliori game mai realizzati. E secondo una recente ricerca inglese avrebbe anche delle valenze terapeutiche, poiché aiuterebbe le persone con problemi legati a stress post traumatico.
IMPILARE PER DIMENTICARE Questa sindrome colpisce chi è stato vittima di eventi drammatici come incidenti, attentati o guerre e si manifesta con flash durante i quali l’individuo rivive quei momenti terribili. I ricercatori di Oxford hanno esposto quaranta volontari alla visione di un film con immagini molto violente. Dopo la proiezione, hanno chiesto ad alcuni di loro di giocare a Tetris. Dopo una settimana hanno potuto constatare che chi si era dilettato con il videogame aveva subito meno flashback rispetto a chi non aveva giocato. Gli studiosi ipotizzano quindi che questo videogioco possa interferire con la formazione dei ricordi. Ulteriori studi dovranno confermare la validità di queste teorie ma non mancano comunque gli scettici, secondo i quali è impossibile ricostruire artificialmente un evento che possa dare origine a una vera sindrome da stress post traumatico.
NON TUTTI SANNO CHE... Battere il computer a Tetris è praticamente impossibile: esiste infatti un intero N tale che una sequenza consecutiva di N pezzi a forma di S forza la sconfitta del giocatore. Ma quasi ogni successione di pezzi contiene questa sequenza.
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