Al prossimo terremoto i cittadini giapponesi rimasti intrappolati in ascensore potrebbero avere un wc e acqua potabile a disposizione.
Dopo il sisma di magnitudo 7.8 che sabato 30 maggio ha colpito le isole Ogasawara (a sud di Tokyo) e che ha lasciato decine di persone chiuse in ascensore, le autorità dei trasporti nipponiche hanno deciso di correre ai ripari.
Prima necessità. In accordo con le maggiori case di produzioni di ascensori, stanno valutando l'ipotesi di installare toilette di emergenza in cartone con sacchi impermeabili e assorbenti, insieme a dispenser di acqua fresca nei principali ascensori che servono il paese.
Senza via di fuga. Il Giappone vanta circa 620 mila ascensori, il 20% dei quali a Tokyo, frequentemente colpita da terremoti. Si calcola che un ipotetico "Big One", un sisma più violento degli altri che potrebbe investire la capitale nei prossimi decenni, lascerebbe incastrati in ascensore 17 mila persone contemporaneamente.
E con una popolazione sempre più anziana (per la quale molti ascensori prevedono già sedili di emergenza) l'ipotesi della toilette da terremoto non appare poi tanto campata per aria.