Uno spazzolone da water le cui istruzioni raccomandano di non utilizzare per l'igiene personale ha vinto il premio per l'etichetta più stupida del 2004.
Lo spazzolino da water ipertecnologico che - però - non può essere utlizzato anche per lavarsi i denti (vedi istruzioni in basso). |
Ma esistono anche i maniaci igienisti, ossessionati alla pulizia dentale, pronti a lavarsi i denti in ogni occasione. Per evitargli spiacevoli sorprese, una società americana che produce spazzolini da water si è sentita obbligata ad apporre ai suoi modelli una doverosa etichetta: “non utilizzare per l'igiene personale”.
Il disgustoso avviso è valso il primo posto in una curiosa competizione giunta ormai all'ottava edizione. Si tratta del concorso per l'etichetta più stupida, indetto da una associazione di consumatori statunitense, la M-LAW, che ha l'obiettivo di limitare il ricorso alle cause di risarcimento inutili.
L'avviso a prova di igienista ha sbaragliato la concorrenza di centinaia di etichette involontariamente comiche segnalate dai consumatori. Come l'avviso posto su un popolare scooter venduto negli USA, classificatosi al secondo posto: “questo prodotto si muove quando viene utilizzato”.
La morte del buon senso. Al terzo posto l'etichetta di un termometro digitale per la febbre: “una volta utilizzato per via rettale, il termometro non dovrebbe essere utilizzato per via orale”. Utile forse ricordarlo a chi ha 40 di febbre e può aver perso la trebisonda. Ma che dire del libretto delle istruzioni di un frullatore che consiglia di “non rimuovere mai il cibo dalle lame mentre il frullatore è in funzione”? Esagerato? Tra i vincitori delle passate edizioni c'è l'etichetta di un passeggino pieghevole che, forse per le mamme distratte, recitava “togliere il bambino prima di ripiegare il passeggino”. O anche l'avviso a non mangiare il toner di una fotocopiatrice o a non stirare sul proprio corpo le camicie.
Paradossi legali. Ma cosa spinge le aziende a questi avvisi-barzelletta?
Soprattutto negli Stati Uniti è quasi normale chiedere risarcimenti per qualsiasi incidente. Per tutelarsi, dimostrando di aver fatto tutto il possibile per evitare disgrazie più o meno gravi, le aziende avvisano i consumatori, anche a rischio di sembrare comici. Ed è proprio questo sistema di risarcimenti assurdi che l'associazione dei consumatori M-LAW cerca di stigmatizzare. Ma in alcuni casi sono proprio le norme a tutela dei consumatori a obbligare le aziende ad avvisare di possibili rischi. Come nel caso dei farmaci.
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(Notizia aggiornata al 7 febbraio 2005)