A Hong Kong le superstizioni possono far precipitare le quotazioni immobiliari. Infatti, se in un appartamento è avvenuto un caso di morte violenta, il suo valore commerciale può calare fino al 40% sul prezzo di mercato. A seconda del tipo di morte - suicidio, morte naturale o omicidio - la casa diventerà più o meno hongza; termine cantonese che letteralmente significa "casa delle calamità", o meglio "casa infestata". Purtroppo però, a farne le spese e perdere valore non sono solo gli appartamenti "infestati", ma anche l'intero edificio. Addirittura, esistono diversi siti che catalogano le proprietà infestate, con tanto di indirizzo. Con grave danno anche per quei proprietari che vogliono vendere le abitazioni non hongza.
Sono migliaia. Il numero delle hongza non è ben definito, però basta pensare che in un solo sito ne sono registrate più di 3.500 e, sommando i risultati dei vari siti, ce ne sono moltissime. Nonostante questi dati, Hong Kong è uno dei posti con il più basso numero di omicidi l'anno al mondo: 0,2 ogni 100 mila abitanti nel 2011, un quinto del tasso italiano e un ventesimo di quello americano. I suicidi, invece, sono 14 l'anno ogni 100 mila abitanti, in media con la linea mondiale.