Oggi il record del mondo sui 100 metri piani è dello statunitense Tim Montgomery, che il 14 settembre 2002, ha fatto fermare i cronometri a 9"78, migliorando di un solo centesimo di secondo il precedente primato di Maurice Greene che resisteva dal 1999.
Il risultato sembra difficile da migliorare, ma secondo gli scienziati esiste la possibilità di scendere ancora di qualche decimo, fino a sfiorare i 9 secondi. Giunti a quel punto, infatti, il muro potrebbe diventare invalicabile, per questioni fisiche e strutturali. In altre parole, allenamenti, tecniche innovative, alimenti energetici o sostanze dopanti potrebbero non bastare più, mentre sarebbero necessarie gambe più lunghe e soprattutto una straordinaria capacità di coordinamento (entrambe poco probabili viste le attuali caratteristiche muscolari e dimensioni medie dell'uomo). Tuttavia, si chiedono i ricercatori, chi può dire come l'ambiente ci avrà trasformati tra 2 o 300 anni?