Agli albori della moderna industria dolciaria, l’inventore americano Alexander Ashbourne brevetta una macchina per tagliare i biscotti. I biscotti hanno un’origine ben più antica, sebbene non siano sempre stati così come noi li conosciamo: croccanti o morbidi, ripieni o ricoperti di cioccolato, di frutta, di creme.
Per i romani il “bis coctum” (cotto due volte) era una cialda dura che veniva intinta nel vino per ammorbidirla. Nel Medioevo si mangiavano delle gallette che gli inglesi chiamavano “cracken” o “cracker” a causa del suono che facevano mentre venivano masticati. Duri e quasi senza sapore, non dovevano di essere molto appetitosi, ma erano presenti in quasi tutte le case poiché grazie al loro basso contenuto di acqua potevano essere conservati per molto tempo sugli scaffali delle cucine.