Strano ma vero: per quanto possiamo sentirci stanchi e sonnolenti, molti di noi "si attivano" proprio nel momento in cui si stendono a letto per dormire, rimanendo per il resto della nottata a girarsi e rigirarsi con gli occhi sbarrati. Questo fastidioso fenomeno viene chiamato dagli esperti "eccitazione condizionata", ed è un disturbo del sonno molto diffuso che purtroppo tende ad autoalimentarsi notte dopo notte, soprattutto quando è legato a fattori ambientali.
Cattive abitudini anti-sonno. Gli specialisti di medicina del sonno, ad esempio, spiegano che se abbiamo la (cattiva) abitudine di coricarci con il cellulare o il tablet per rimanere "sempre connessi", il nostro corpo assocerà la camera da letto a questo tipo di situazione e ci impedirà di addormentarci. Il primo passo per combattere l'eccitazione condizionata è quindi quello di creare un ambiente il più possibile confortevole eliminando tutti i dispositivi che sono motivo di distrazione. Lo scopo è quello di insegnare alla nostra mente che esistono luoghi e orari per la vita sociale e altri per il sonno.
Leggi anche lo speciale Domande&Risposte di Focus in edicola!