L'età è relativa: si dice a chi si lamenta della vecchiaia che avanza, o per sottolineare la poca importanza di una grossa differenza d'età in amore. Nel caso dei sudcoreani, però, quest'affermazione è vera.
La Corea del Sud ha un sistema di conteggio degli anni diverso da quello standard: a un neonato viene assegnato già un anno di età, e gli anni successivi vengono conteggiati ogni primo di gennaio. Chi nasce il 31 dicembre, dunque, il giorno successivo al parto ha già due anni.
Ora il politico Yoo Sang-bum, del partito attualmente al potere People Power Party, ha deciso di mettere fine a questo paradosso: dal 23 giugno 2023 il sistema sudcoreano cesserà di esistere (perlomeno nei documenti ufficiali) e a quasi tutti i sudcoreani verranno tolti uno o due anni di età.
non ho l'età. In Corea del Sud non c'è un unico sistema di conteggio: oltre a quello cui abbiamo già accennato ne esiste un secondo, usato per calcolare l'età degli uomini che iniziano il servizio militare e l'età legale per bere e fumare. In questi casi si nasce con zero anni come noi, e ogni primo gennaio scatta un nuovo anno.
Tutto più semplice. L'abolizione di questo complesso sistema non solo faciliterà i rapporti commerciali e lavorativi con l'Occidente e scongiurerà situazioni imbarazzanti (i miei colleghi oltreoceano mi guardavano perplessi quando dovevo pensarci un attimo prima di dire la mia età, racconta l'impiegata Jeong Da-eun). Eviterà anche l'insorgere di controversie legali nate da confusioni sull'età di, ad esempio, una persona che firma un contratto.
Le origini del caos. Le origini di questo bizzarro sistema di conteggio non sono chiare, ma vi sono diverse teorie: una è che l'idea di assegnare a un neonato un anno di età derivi dal desiderio di conteggiare i nove mesi di gestazione (arrotondati a 12); secondo altri, sarebbe invece dovuto al fatto che l'antico sistema numerico asiatico non aveva il concetto di zero.
COMPLEANNO COLLETTIVO. Per quanto riguarda invece la scelta di "compiere gli anni" tutti il primo gennaio, secondo alcuni esperti risalirebbe a un'abitudine degli antichi coreani che, non disponendo di calendari standard, ignoravano la propria data di nascita e quindi consideravano il primo gennaio di ogni anno lunare come un nuovo anno di età.
Qualunque siano le origini di questo complesso sistema, ormai è decisamente superato: la Corea del Nord l'ha abbandonato già negli Anni '80, e ora è arrivato il momento di ringiovanire anche per i sudcoreani.