La procedura prevista dai fondatori del libro dei record (la prima edizione risale al 1955 ed è nata in Gran Bretagna) è diversa secondo il tipo di primato che si intende stabilire. Se si tratta di un record culinario, per esempio una torta, è necessaria la certificazione di un ispettore sanitario della Asl che stabilisca peso, dimensioni, ingredienti, commestibilità. Nel caso invece di un record sportivo, è richiesta la dichiarazione di un giudice di gara. Se si tratta poi di collezioni, bisogna produrre un atto notarile.
A chi rivolgersi. In ogni caso, prima di cimentarsi in un’impresa, è bene rivolgersi allo Studio editoriale Menabò (via Torno 3, 22100 Como), incaricato dall’editore Mondadori della traduzione e della gestione della edizione italiana del Guinness dei primati. A seconda della specialità, verranno forniti chiarimenti e normative specifiche. Per saperne di più si può consultare il sito del Guinness dei primati.