Per scoprire il "trucco" che rende riflettente uno specchio, bisogna guardare molto da vicino... Non è infatti il vetro a conferire a questo manufatto il potere di riflettere la luce, e dunque le immagini di oggetti, persone ecc., ma la pellicola metallica che è posta sul retro. Si tratta di un sottile strato di argento o di alluminio (in sali) che viene steso su una superficie utilizzando particolari processi come l’elettrolisi, in modo da risultare perfettamente uniforme e privo delle imperfezioni dovute all’aria. Per conferire il potere di riflettere basta uno strato davvero sottile: per un metro quadrato di specchio, per esempio, sono sufficienti 1,2 grammi di argento.
SPECCHIO A METÀ. Ci sono anche specchi che si lasciano attraversare dallo sguardo, consentendo di vedere chi o che cosa si trova dall'altra parte. Tanto per capirci meglio, è il caso dei falsi specchi che si vedono nei telefilm polizieschi al momento dell’interrogatorio o del confronto all’americana.
Si tratta di specchi semiriflettenti (detti anche unidirezionali). Sono fabbricati nello stesso modo degli altri, ma l’argentatura è molto più sottile, in modo da riflettere soltanto una "porzione" della luce, consentendo invece a un’altra di filtrare. In questo modo, tutto dipende dalla parte in cui ci si trova: chi osserva dal lato illuminato più intensamente, avrà l'impressione di essere davanti a uno "specchio vero" e risulterà visibile da chi si trova dall'altro lato, meno illuminato,che invece avrà la sensazione di trovarsi di fronte a una comune vetrata trasparente.