Curiosità

Crystal Palace, meraviglia dell'ingegneria vittoriana, costruito in tempi record

Il Crystal Palace di Londra fu costruito in soli 9 mesi grazie a un'innovazione che oggi diamo per scontata: bulloni e viti con la stessa filettatura.

Fu Alberto di Sassonia Coburgo-Gotha (1819-1861), principe consorte della regina Vittoria (1819-1901) a ideare l'Esposizione universale di Londra del 1851, che si tenne nel Crystal Palace di Hyde Park, una struttura costruita per l'Expo, lunga 650 metri e larga 225, con 76mila metri quadrati di spazi espositivi, visitati in sei mesi da 6 milioni di persone (tra cui Charlotte Bronte, Charles Dickens, George Eliot, Charles Darwin).

La gigantesca struttura, progettata da Joseph Paxton, fu costruita in appena nove mesi, utilizzando solo ghisa e vetro, tutto in moduli prefabbricati. E divenne subito un'icona della nuova architettura ingegneristica, figlia della rivoluzione industriale.

Tempi record. La regina stessa rimase impressionata dal fatto che il grandioso e scintillante palazzo di cristallo, il più grande edificio al mondo, fosse stato tirato su in tempi così brevi: il progetto, infatti, era stato approvato solo nel luglio del 1850.

In questi anni anche gli storici hanno espresso perplessità sulla rapidità della sua costruzione, ma una nuova ricerca, condotta dal professor John Gardner dell'Anglia Ruskin University (ARU), pubblicata sull'International Journal for the History of Engineering & Technology, rivela che il Crystal Palace fu il primo edificio costruito con viti e bulloni a filettatura standard (nota come British Standard Whitworth, BSW), componente oggi dato per scontata nell'edilizia.

Prodigio non riconosciuto. Prima dell'invenzione di Joseph Whitworth, non esistevano due viti e bulloni uguali. La costruzione degli edifici richiedeva molto tempo, perché viti e bulloni persi o rotti erano difficili da sostituire, non essendo realizzati secondo una misura standard.

Il Crystal Palace, con il suo gigantesco tetto di vetro sostenuto da 3.300 colonne in ghisa, era tenuto insieme da 30mila dadi e bulloni. Proprio il fatto che le misure del materiale da costruzione combaciassero alla perfezione consentì di ultimare l'edificio per tempo. Ironia della sorte, Joseph Whitworth fu premiato per le sue esposizioni all'interno del Crystal Palace, ma il suo importante ruolo nella costruzione dell'edificio non gli venne mai riconosciuto, almeno finora.

Oggi. Una volta terminata l'Esposizione Universale, il Crystal Palace venne spostato da Hyde Park (nel centro di Londra) e ricostruito a sud della città (Sydenham Hill), dove rimase fino a quando fu distrutto da un incendio nel 1936.

Oggi, grazie a Ken Kiss, curatore del museo del Crystal Palace, che ha recuperato le colonne originali del palazzo a Sydenham, i ricercatori hanno potuto prendere le misure dei dadi, e producendo nuovi bulloni secondo lo standard britannico Whitworth, hanno dimostrato che si adattavano alla perfezione a quelli originali.

18 settembre 2024 Paola Panigas
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