Secondo il Trattato di Maastricht, l’euro avrebbe dovuto avere dal primo gennaio ’99 in poi lo stesso valore segnato dall’ecu (la moneta creata sulla media dei cambi delle valute dei 12 Paesi dell’Unione europea) al 31 dicembre del ’98. L’applicazione di questo principio si è rivelata più complicata del previsto perché Regno Unito, Danimarca e Grecia (le cui valute facevano parte dell’ecu) non hanno inizialmente aderito all’Unione monetaria europea, mentre si sono aggiunti due Paesi: Austria e Finlandia.
Per fissare perciò dei rapporti di cambio obbligati tra le valute dei Paesi europei si è dovuto attendere proprio il 31 dicembre 1998: momento in cui l'ecu poteva finalmente essere fissato e trasformarsi in euro . Il valore dell’euro espresso in lire (1936,270) non cambierà mai. La lira è infatti ufficialmente un sottomultiplo dell’euro, così come la monetina da 1 cent è un sottomultiplo del dollaro.