I segni astrologici, come li conosciamo oggi, furono codificati dai babilonesi intorno al IV secolo avanti Cristo, ma fin dal 3000 a.C. in Mesopotamia si facevano previsioni in base alla posizione del Sole, della Luna e dei cinque pianeti più vicini alla Terra. I babilonesi divisero il cielo che circondava l’osservatore (lo zodiaco) in dodici sezioni, in ognuna delle quali si trovava una costellazione. Ogni mese il Sole, nel suo moto apparente intorno alla Terra, ne attraversa una diversa. I segni zodiacali presero il nome da queste costellazioni.
La potenza del Leone e la calma della Bilancia. A ogni segno venivano attribuite caratteristiche legate sia al simbolo del segno (per esempio: Leone = potenza) sia all’evoluzione psicologica legata al mutare delle stagioni, così per esempio l’Ariete rappresenta l’impetuosità del risveglio della primavera, il Cancro la fecondità dell’estate, la Bilancia la calma dell’autunno e il Capricorno l’energia sotterranea dell’inverno.