Ogni azienda decide autonomamente le date di scadenza dei suoi prodotti alimentari.
La legge italiana infatti obbliga a riportare sulla confezione una data di scadenza, ma non fissa nessun criterio per determinarla.
Conoscendo le caratteristiche della propria produzione, delle materie prime, del processo di lavorazione e di imballaggio e dei conservanti usati, l’azienda determina la data oltre la quale il prodotto potrebbe aver perso in parte le proprie caratteristiche. Lo stesso vale per i prodotti venduti al taglio, carni, insaccati, formaggi, piatti pronti.
L’unica eccezione riguarda il latte, per il quale la legge fissa la scadenza a tre giorni per il latte pastorizzato e a 90 giorni per il latte Uht.