L’intitolazione delle scuole in Italia è regolata da una normativa che risale al 1980. Nel caso si voglia intitolare una scuola a un personaggio morto da almeno dieci anni, la legge prevede che sia il ministero dell’Istruzione ad autorizzare la scelta. L’iter è piuttosto lungo. Celebrità nazionale o locale, artista o patriota, il prescelto viene deliberato dal consiglio d’istituto della scuola, una volta sentito il collegio docenti. Poi la delibera passa al Provveditore agli Studi, che consulta Prefetto e Giunta Comunale. Se questi sono d’accordo, il Provveditore emana il decreto d’intitolazione che invierà alla scuola e al ministero, appunto per l’autorizzazione finale. Altrimenti, si rinvia la pratica al dirigente scolastico per un’ulteriore riflessione o si sostituisce il nominativo.
Un giro tra le scuole del mondo
Iter complesso
Se la scelta ricade su persone morte da meno di dieci anni, la procedura deve essere autorizzata anche dal ministero dell’Interno, che in caso favorevole concede una deroga alla legge regia n. 1188 del 23 giugno 1927, che prevede di attendere 10 anni prima di intitolare a qualcuno strade e scuole.
Scuola: 12 domande per metterti alla prova
Voi a chi vorreste intitolare una scuola (o la vostra scuola) e perché? Ditecelo tra i commenti qui sotto
Chi sceglie i nomi delle scuole?
