Il World Vegetarian Day - la Giornata Mondiale Vegetariana - viene celebrata ogni anno il 1° ottobre dal 1977. Eppure, già 2.000 anni fa, Pitagora (isola di Samo, Mar Egeo, 575-495 a.C.) seguiva insieme ai suoi discepoli una dieta vegetariana: la cosiddetta dieta di Pitagora.
Animalista. Il filosofo greco che fondò a Crotone, Magna Grecia, la celebre scuola pitagorica, sosteneva che la Terra abbonda di piante e frutti sufficienti a nutrirci senza dover uccidere altri esseri viventi. Anche perché era convinto che, dopo la morte, l'anima si reincarnasse nel corpo di qualsiasi altro essere vivente, animali inclusi. Ecco dunque che aveva scelto un'alimentazione a base vegetariana (che ammetteva però i derivati animali, quindi non "vegana") spaziando dal miele alla frutta, dalle verdure alle focacce e dai formaggi ai legumi (tranne le fave).
Vegetarianismo. Si può tranquillamente affermare, dunque, che con le loro abitudini alimentari fondate su un atteggiamento di enorme rispetto per la natura e la vita, i pitagorici anticiparono molte delle moderne battaglie per i diritti degli animali. "Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili", si dice che arrivò ad affermare il sapiente di Samo. Lo racconta il poeta romano Ovidio, secondo il quale Pitagora fu il primo a importare in Occidente il vegetarianismo, già praticato in Oriente da buddisti, induisti, taoisti e seguaci di Zoroastro.
Infine, una curiosità: i seguaci del vegetarianismo furono detti pitagorici fino a quando, nell'Inghilterra dell'Ottocento, si cominciò a parlare di vegetariani, derivato dall'inglese vegetable (verdura).