Tempio, luogo di sepoltura, osservatorio astronomico. Ma forse anche parte di un complesso edilizio più grande.
Stonehenge non smette mai di stupire gli archeologi, che grazie alla scoperta di un antico insediamento distante solo 3 chilometri, aggiungono nuovi elementi al rebus.
Si tratta del più grande villaggio neolitico mai scoperto in Gran Bretagna: un gruppo di costruzioni risalenti a quasi 5.000 anni fa. In tutto sono state portate alla luce otto case, anche se i ricercatori pensano di poterne ritrovare almeno il triplo.
Oltre alle costruzioni, è stato recuperato anche parte dell’arredamento, tra cui qualche armadietto di legno, cocci vari e resti di animali, sparsi sul pavimento di terra argillosa.
L’ipotesi è che i due luoghi fossero complementari: gli abitanti del villaggio – che erano gli stessi costruttori di Stonehenge - probabilmente si ritrovavano tutti insieme nel borgo per alcune occasioni speciali, come feste o banchetti, mentre il complesso megalitico veniva usato come sito commemorativo o luogo di sepoltura.