Vincere un Oscar per la recitazione non solo rende orgogliosi e felici gli attori ma, addirittura, allungherebbe loro la vita. Questo effetto degli Academy Awards lo ha scoperto Donald Redelmeier, epidemiologo dell'Università di Toronto (Canada), dopo aver controllato i dati demografici dei 934 attori che sono stati nominati per un Oscar alla recitazione dal 1929 al 2020, 340 dei quali lo hanno poi ricevuto.
Come riportato su PLoS One, fra i premiati ormai deceduti l'età media di morte è stata di 77,1 anni, mentre gli scomparsi fra quelli nominati, ma non premiati, se ne sono andati in media a 73,7 anni, praticamente la stessa età media dei colleghi mai nominati.
Come per il Nobel. Magia? Visto che l'età media alla morte negli Stati Uniti si aggira da decenni intorno ai 73 anni, che la statuetta dorata abbia poteri magici? «No, non è così», spiega Redelmeier. «L'allungamento della vita dipende probabilmente dalla riduzione dello stress, connessa ad aver raggiunto il vertice della carriera, e non dover quindi più sgomitare in quel mondo ipercompetitivo. È in pratica lo stesso effetto notato fra i vincitori di premi Nobel, più longevi dei colleghi non premiati».
Nel caso degli Oscar, però, ci potrebbe anche essere un secondo effetto: il fatto di essere sempre sotto i riflettori potrebbe indurre i premiati a ridurre gli eccessi per evitare di macchiarsi la reputazione.