Il 10 marzo inizia il Ramadan, un periodo sacro per gli islamici, dettato dal Corano, che dura un mese, fino al 9 aprile. Durante il Ramadan tutti i musulmani praticanti adulti e sani sono obbligati, dalle prime luci dell'alba fino al tramonto, a non mangiare, bere, fumare e praticare sesso.
Eccezioni. Secondo le prescrizioni del Corano, dal digiuno (chiamato sawn) sono esentati solo i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Mentre le donne che hanno il ciclo mestruale o chi è in viaggio è esonerato dall'obbligo di digiuno solo temporaneamente.
Fine giornata dolce. Al tramonto il digiuno viene interrotto con un dattero o un bicchiere d'acqua. Poi segue il pasto serale, chiamato iftar. Tradizione vuole che, ancora oggi, per interrompere il digiuno la sera si consumi un dolce molto digeribile che consiste in una sfoglia di amido arricchita con latte, semi di melagrana, noci e acqua di rose. Questo dolce proviene dall'Anatolia dove fu "importato" dalle popolazioni che si erano insediate in questa zona a partire dall'XI secolo.
Antenato dello strudel. Il güllaç è considerato da molti storici della gastronomia l'antenato del nostro strudel per i caratteristici strati di pasta sfoglia che racchiudono un ripieno dolce, arricchito con frutta secca. Le origini di questo "strudel" hanno radici addirittura in Mesopotamia, la regione tra i fiumi Tigri ed Eufrate, che corrisponde più o meno all'odierno Iraq. Già in epoca antichissima erano diffusi in queste terre dolci di sfoglia con un ripieno. In un documento dell'VIII secolo a.C. ritrovato negli archivi di corte dei sovrani assiri si legge di un dessert preparato con strati di pasta sfoglia o pane azzimo alternati da noci e miele.
Dolci di questo tipo vennero probabilmente diffusi in tutto il Mediterraneo orientale dai mercanti provenienti dalla Mesopotamia, tanto che se ne ritrovano tracce nella cucina dell'antico Egitto e in quella dell'antica Grecia. Nel Mediterraneo i dolci provenienti dalla Mesopotamia si raffinarono. Il pane azzimo venne definitivamente sostituito dalla pasta sfoglia, mentre come impasto si usavano melassa e frutta secca. Come guarnizione si preferivano noci e pistacchi.
Quando inizia (e quando finisce) il Ramadan nell'anno 2024? Inizia il 10 marzo. A segnare l'inizio del Ramadan è l'avvistamento della luna nuova. Per questo il Ramadan può iniziare (e finire) in date diverse da Paese a Paese. In Italia nel 2024, per esempio, comincia il 10 marzo e dovrebbe concludersi il 9 aprile (dipende da quando verrà "avvistata" la luna nuova).
Quali sono gli orari del digiuno? Durante il Ramadan i musulmani digiunano dall'alba al tramonto.
Chi digiuna durante il Ramadan? Tutti i musulmani in buona salute. Il digiuno non è obbligatorio per i vecchi, i malati, i bambini, le donne incinte e che allattano, e anche chi deve compiere lunghi viaggi.
Durante il Ramadan quando si può mangiare? Si può mangiare dopo il tramonto, interrompendo il digiuno con un dattero o un bicchiere d'acqua. A quel punto inizia il pasto serale (iftar).
Che cosa si può mangiare durante il Ramadan? Ogni Paese ha le sue particolarità: in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l'agnello (non il pollo o il montone) arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i "katai", dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero.
Durante il Ramadan si può fare sesso? Per tutto il mese i fedeli non devono mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali tra l'alba e il tramonto.
Paese che vai… Si riscontrano comunque delle differenze nella tradizione dei cibi che si possono mangiare durante il Ramadan a partire dal tramonto. Ogni Paese ha delle particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l'agnello (non il pollo o il montone) arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i "katai", dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero.
Inoltre durante il Ramadan si bevono succhi di frutta, e nei Paesi del Maghreb quello di liquirizia, che alza la pressione sanguigna, che tende naturalmente ad abbassarsi con il digiuno.