Il significato originario si riferisce a un'organizzazione militare che opera in clandestinità in una nazione o in una città, favorendo il nemico.
Da dove arriva? A usare l'espressione in castigliano per primo sarebbe stato, nella Spagna della guerra civile (1936-39), il generale franchista Emilio Mola, in quegli anni a capo dell'Armata del Nord. Durante una conferenza stampa con i giornalisti stranieri, quando gli fu chiesto quale delle quattro colonne militari che componevano la sua armata avrebbe conquistato Madrid, Mola avrebbe risposto: "la quinta", riferendosi ai gruppi filomonarchici e franchisti che operavano in clandestinità nella capitale, ancora in mano ai repubblicani.
Espressione gergale. L'espressione ebbe presto fortuna nel lessico giornalistico ed entrò poi in tutte le lingue europee, con il significato più generico di "nemico interno". Ispirò anche titoli di opere letterarie che la imposero nel gergo popolare. Prima fra tutte La quinta colonna di Ernest Hemingway, una raccolta di racconti ambientati proprio durante il conflitto spagnolo, uscita nel 1938. E il film Il nemico ci ascolta del 1943 con Stanlio e Ollio.