Se seguite il Tour de France avrete fatto caso al numero di snack assunti dai ciclisti in gara: tra barrette, energy gel, integratori, biscotti e altre "ricariche" da consumare in sella, si capisce che l'alimentazione durante la tappa ha un ruolo fondamentale nella prestazione finale. Quante calorie bruciano questi atleti, protagonisti di una delle competizioni più estenuanti al mondo? Secondo chi si è preso la briga di fare i calcoli, l'equivalente di 120 Big Mac Menu.
Potenza, energia, calorie. Per far sfrecciare le loro biciclette a velocità medie che superano i 45 km orari, i ciclisti del Tour de France trasferiscono energia muscolare ai pedali e alle ruote che spingono a loro volta contro l'asfalto. Più rapidamente avviene questo rilascio di energia, maggiore è la potenza generata: la potenza, ossia la quantità di energia trasferita per unità di tempo, è misurata in watt.
Come spiegato su The Conversation, una caratteristica degli atleti del Tour de France è l'essere in grado di sostenere una potenza molto elevata per periodi prolungati di tempo, rispetto a quello che potrebbe fare un semplice ciclista allenato.
Sforzi prolungati. Un ciclista non professionista in buona forma può generare una potenza di 250-300 watt per circa 20 minuti. Nello stesso periodo, un atleta del Tour de France può arrivare a oltre 400 watt di potenza - con punte anche di 1.000 watt per brevi, faticosissimi tratti, come quelli di una ripida salita. Si tratta di una potenza sufficiente ad alimentare un forno a microonde.
Calcolando che non tutta l'energia prodotta dai ciclisti si trasforma in movimento e che attrito, gravità, resistenza dell'aria e pendenza del tracciato ci mettono lo zampino, Eric Goff, docente di Fisica dello Sport dell'Università di Lynchburg (Virginia, Usa), ha stimato che un ipotetico vincitore del Tour de France debba generare una potenza media di 325 watt nelle circa 80 ore totali di gara.
Un enorme dispendio energetico. L'energia necessaria a sostenere questo sforzo arriva, come per i comuni mortali, dal cibo. Ma il corpo umano non è particolarmente efficiente nell'utilizzare l'energia assunta durante i pasti: l'80% di essa viene disperso in calore e solo una caloria su quattro rimane disponibile per il lavoro meccanico.
Partendo da questo dato e dai precedenti sulla potenza, Goff ha calcolato che un ciclista del Tour de France arrivi a bruciare circa 6.000 calorie per tappa, e che in quelle particolarmente faticose e ricche di dislivelli si arrivi facilmente a 8.000.
Si tratta di circa 120.000 calorie nelle 21 tappe di gara.
A corto di carburante. Ecco spiegate le crisi di fame, gli episodi di debolezza, malessere generale e incapacità di sostenere uno sforzo fisico che a volte colgono i ciclisti (e altri atleti professionisti e non) se non si sono alimentati correttamente. Questi improvvisi cali di energia indicano che l'organismo ha esaurito le scorte di glicogeno, il carboidrato complesso derivato dal glucosio e prontamente disponibile che si deposita soprattutto nel fegato e nei muscoli, e che permette di compiere il lavoro muscolare.