Abbracciarsi per un gol, esultare insieme a un amico per una vittoria... Chi non lo ha mai fatto allo stadio. Secondo uno studio inglese la classica partita di pallone potrebbe essere "terapeutica" per gli uomini che tradizionalmente non sono abituati a esprimere le loro emozioni. |
Solo il 30 per cento degli intervistati ha ammesso di aver pianto dopo una sconfitta della squadra del cuore |
Secondo alcuni studi condotti dall'istituto inglese Mental Health Foundation gli uomini che tradizionalmente sono meno portati delle donne a esprimere i loro sentimenti e pensieri più profondi, lo fanno senza timori nello sport, in particolare nel calcio.
Calcio o sesso?
Da un questionario compilato da 500 uomini tra i 18 e i 70 anni, è emerso che i due terzi non ha paura di mostrare le emozioni e di condividerle con qualcuno durante o dopo una partita di calcio. Il 76 per cento non si sente nemmeno imbarazzato ad abbracciare un amico quando la squadra del cuore segna.
Ma non è vero che gli uomini pensano solo al calcio.
I due terzi non sostituirebbe il sesso con una partita e l'86 per cento non rinuncerebbe ad assistere alla nascita del proprio figlio. Incredibile ma vero, per gli inglesi anche il lavoro viene prima: solo il 27 per cento lascerebbe l'ufficio per un match.
Tutta salute
La maggior parte degli intervistati, inoltre, dice di preferire il calcio giocato a quello visto in tv e si prepara a giocare a pallone durante i mondiali.
Secondo gli psicologi guidati da Andrew McCulloch il calcio non fa bene solo al fisico (quello giocato), ma anche alla psiche. Socializzare le emozioni e parlare dei propri stati d'animo è molto importante per la salute mentale. Lo studio, infatti, sarà utilizzato nell'ambito della ricerca di nuove terapie per persone con problemi mentali e disturbi dell'apprendimento.
(Notizia aggiornata al 31 maggio 2006)