Ne abbiamo parlato in diverse occasioni, l'ultima volta a inizio del 2014 in occasione dell'edizione bolognese della mostra (vedi sotto, in questa pagina): sono resti umani, cadaveri, in mostra dopo un lungo trattamento detto di plastinazione.
Quale parte di noi? La meccanica dell'uomo è quella che Body Worlds rivela, quella che in modo meno drammatico si vede illustrata nelle tavole di anatomia e che in modo probabilmente più scioccante conoscerà qualunque studente di medicina, prima o poi nel suo percorso di studi. Tutti ottimi motivi per apprezzare l'esposizione meccanica dei body worlds, con curiosità, con stupore, forse qualcuno con morbosa determinazione.
Perché non è una mostra qualunque e non si può fingere che non ci sia differenza tra questi resti umani disposti in pose plastiche e altre rappresentazioni dell'uomo.
Una mostra che divide. Le reazioni che sempre suscita l'esposizione rinnovata e arricchita di nuovi pezzi, ovunque nel mondo sia allestita, riflette infatti emozioni contradditorie: lucida curiosità, rispetto, desiderio di vedere ancora prima che di sapere, rifiuto. In occasione dell'edizione bolognese si era aperto un dibattito sulla pagina Focus.it di Facebook: possiamo proseguire, anche con le opinioni di chi è andato e di chi non ha voluto. Qui sotto, due fotogallery: la prima con una selezione di immagini dall'esposizione di Roma, la seconda, tratta da predenti edizioni, con la spiegazione del procedimento e altre informazioni.