Possiamo scoprire se è morta una stella nella Galassia studiando i batteri degli oceani? E ancora: oggi il sole è sorto a est... Vero o falso?
Comincia così Balle Spaziali, incontro condotto da Luca Perri, dottorando di ricerca presso l'Università degli studi dell'Insubria con il pallino della divulgazione scientifica, deciso a stanare le bufale sulle scoperte e sulle esplorazioni spaziali che circolano sul web (e su tanti libri). Il pubblico, giovani e meno giovani, risponde al test divertito e - tra un sorriso e tanta ironia, la lezione di scienza (perché alla fine di questo si tratta) fila via veloce tra inattese pillole e spunti di riflessione.
«Non abbiamo la tecnologia per schivare gli asteroidi con le sonde: tra gli asteroidi ci sono chilometri di distanza - chiarisce Perri - quindi è facile schivarli. E le prime sonde per allunare erano per davvero costruite con il legno dei modellini?» Sì, è la risposta corretta, ma il progetto non ha funzionato.
Lo spunto per parlare di vita extraterrestre arriva dalla balla spaziale che il Pentagono abbia finanziato per anni un progetto segreto per lo studio degli Ufo e che «i cosmonauti sovietici avevano in dotazione delle pistole laser per sparare agli Ufo». Ecco, precisa Perri, «Ufo non vuole dire alieni, ma oggetti volanti non identificati».
E poi, rimanendo con il naso all'insù, quante volte avete guardato le stelle cadenti con aria assorta e rapita? Ebbene, «sono formate dagli escrementi degli astronauti», afferma Perri suscitando ilarità: «se il desiderio non si avvera ora sapete perché». La scienza vera, insomma, è molto più stupefacente di quanto si possa immaginare.