L’ultima in ordine di tempo è la scoperta, qualche giorno fa, di 1.500 tartarughe legate con lo scotch e stipate in 4 valigie: partite dall’aeroporto di Hong Kong sono arrivate fino a Manila, nelle Filippine, dove qualcuno le ha poi lasciate incustodite all’area arrivi dell’aeroporto. Ma non è la prima volta (né sarà l’ultima) che uno “strano” carico insospettisce la dogana. L’anno scorso per esempio gli ispettori doganali di Jalisco, in Messico, in un pacco postale hanno trovato nientemeno che… un cucciolo di tigre. E la fantasia di chi cerca di far passare merci e persone non ha limiti…
1. Week end con il morto. Nel 2010, due donne sono state fermate al John Lennon Airport di Liverpool, dopo che il personale aveva sollevato sospetti su un loro parente apparentemente sonnecchiante. Le due donne erano la moglie e la figliastra di C. J. e lo avevano trasportato in aeroporto su una sedia a rotelle con un taxi. Ai controlli si è scoperto che questi era deceduto. Le autorità hanno arrestato le donne, che stavano cercando di evitare i costi del trasporto del suo corpo a casa, dopo che era deceduto in ospedale. Stranamente, non è il primo caso di viaggiatori che cercano di trasportare un cadavere via aereo. È un problema comune affrontato dalla sicurezza aeroportuale di alcuni Paesi, quando i parenti cercano di evitare i costi del rimpatrio.
2. L'acquario in valigia. Immaginarsi la sorpresa degli addetti alla sicurezza dell'aeroporto internazionale di Los Angeles quando il sistema di rilevamento degli esplosivi ha attirato la loro attenzione sul bagaglio di un uomo, che - si scoprì - viaggiava con quattro valigie rigide piene d'acqua nelle quali nuotavano la bellezza di 240 pesci di diverse varietà e dimensioni. Anche se si trattava semplicemente di un volo interno e negli Usa non è vietato trasportare pesci, trasportare animali in questo modo non è consentito dalle compagnie stesse. Il viaggiatore si è giustificato dicendo di aver comprato i pesci in un negozio di animali e che stava solo cercando di portarli a casa. Ma non ha convinto i controlli ed è stato costretto a spedirli legalmente come carico.
3. Serpenti a mano. Sempre negli Usa, ad Atlanta nel 2007, un volo è stato ritardato dopo che si è scoperto un passeggero proveniente dalla Corea con una collezione di 30 serpenti velenosi morti. Strano ma vero, è perfettamente legale viaggiare con serpenti morti. Il problema, allora? A preoccupare i controlli aeroportuali erano piuttosto le sostanze chimiche utilizzate per preservare gli animali.
La sicurezza ha dovuto anche prendere ulteriori precauzioni perché alcuni dei serpenti potevano ancora contenere il veleno. L'uomo ha subito un lungo interrogatorio, che ha ritardato il volo. Tuttavia alla fine gli è stato permesso di portare a casa i serpenti nonostante non abbia rivelato esattamente cosa intendesse fare con le creature trasportate…
4. Piccioni viaggiatori. Se i serpenti del passeggero di Atlanta erano morti, altrettanto non si poteva dire del... contenuto del bagaglio di un passeggero in viaggio dalla Germania verso Israele: la sicurezza dell'aeroporto ha scoperto 6 piccioni vivi nella sua valigia. Gli uccelli appartenevano a una rara specie uzbeka del valore di 200 dollari ciascuno. Evidentemente voleva dare un nuovo senso all'espressione "piccione viaggiatore". Ma il suo piano è fallito quando lo staff dell'aeroporto israeliano si è accorto del bizzarro tentativo di contrabbando. L'uomo è stato accusato perché non aveva i certificati veterinari per gli animali, che - è bene ricordarlo - possono portare malattie e avrebbero potuto rappresentare una minaccia per la fauna selvatica del paese ospitante.
5. Lo zoo portatile. Il record per il tentativo più ardimentoso di importare animali va però a un uomo di 28 anni che nel 2009, di ritorno a casa in Sudafrica da un viaggio in Tailandia, è stato scoperto avere nel bagaglio oltre 70 animali vivi! Come ha raccontato il quotidiano The Telegraph, l’elenco comprendeva serpenti, coccodrilli, tartarughe, ragni, scorpioni e rane. Nascosti all'interno di vaschette di plastica, gli animali sono stati scoperti da sbalorditi funzionari della dogana e consegnati allo zoo nazionale del Sudafrica, per essere adeguatamente curati.
La cosa curiosa è che l’uomo sembrava non rendersi conto della gravità della sua azione ed è rimasto alquanto sorpreso quando è stato condotto in tribunale e accusato di violazione della legge sull'ambiente. Il suo tentativo di contrabbando ha scatenato le reazioni da parte di attivisti per i diritti degli animali e dell'African Wildlife Foundation. Il contrabbando di animali è infatti enorme in Africa, e forte è il timore che l’immissione di animali stranieri possa distruggere il perfetto equilibrio tra la fauna africana.
6. Bagaglio pesante. Ma non di soli animali si compone l’elenco delle “cose assurde fatte passare alla dogana”. Nel 2012, l’Economist ha raccontato il tentativo di un passeggero imbarcatosi su un aereo a Fort Lauderdale, in Florida, con una palla di cannone custodita all'interno del bagaglio. Ciò ha comportato l'evacuazione dell'area bagagli dell’intero aeroporto. L'uomo in realtà non aveva idea che rappresentasse una minaccia: aveva raccolto la palla di cannone durante un’immersione subacquea e voleva semplicemente conservarla come un ricordo del suo viaggio.
Ma sebbene il proiettile fosse stato prelevato da una nave affondata del 1700, era ancora ritenuto pericoloso: gli esplosivi trovati nell'oceano possono facilmente detonare in modo imprevisto. E dunque il passeggero, pur dovendo rinunciare al suo souvenir, ha potuto comunque dirsi fortunato che questo non gli fosse esploso tra le mani…