Il suo nome è Cadillac One, ma la chiamano anche la bestia. Il motivo è presto detto: l'ultima automobile del presidente degli Stati Uniti è la più sicura al mondo. È infatti un vero e proprio bunker con le ruote: può resistere a un attacco chimico, a un assalto a fuoco, a una mina. D'altra parte, la sicurezza del presidente Usa viene, da sempre, prima di tutto. E la storia americana insegna che, oltre a JFK, più di un presidente Usa è stato vittima di attentati.
Scopriamo quindi la super tecnologia di questo modello di auto presidenziale che ha debuttato nel 2018 con Donald Trump, il 45mo presidente degli Stati Uniti d'America, e sulla quale, molto probabilmente, viaggerà anche il 46mo, Joe Biden.
Autista. Alla guida non c'è ovviamente uno chaffeur qualunque ma un militare addestrato dai servizi segreti americani a qualunque evenienza, inclusa la necessità di compiere manovre da stuntman.
FineSTRINI. Composti da cinque strati di vetro e policarbonato, sono in grado di resistere a proiettili perforanti o calibro 44 Magnum. Non è possibile aprirli, con l'esclusione di quello del conducente, peraltro solo per uno spiraglio di 8 centimetri.
SISTEMI DI COMUNICAZIONE. Incorporato con la seduta del presidente vi è un telefono satellitare con una linea diretta sempre aperta con il vice-presidente e con il Pentagono, sede del Ministero della Difesa. Il tutto è possibile grazie a un ripetitore privato che subentra in caso di assenza di segnale e che è trasportato da una delle auto del corteo presidenziale.
Portiere. Blindate e spesse più di 20 centimetri, oltre il doppio che in una normale auto. Una volta serrate creano un ambiente isolato al 100% in grado di proteggere gli occupanti anche in caso di attacco chimico.
COMPARTIMENTO POSTERIORE. Vi possono sedere il presidente e altri quattro passeggeri, ed è separato da un vetro divisorio rinforzato che solo il presidente può decidere di abbassare. È inoltre dotato di un pulsante antipanico e di una scorta d'ossigeno supplementare.
BAGAGLIAIO. Come la parte anteriore, anche quella posteriore presenta il suo equipaggiamento di sicurezza con un portabagagli dotato di sistemi antincendio, bocchette per il gas lacrimogeno e fumogeni.
EQUIPAGGIAMENTO D'EMERGENZA. Se nonostante la sicurezza offerta da questo bunker con le ruote, il presidente venisse ferito, nell'auto c'è anche un kit di primo soccorso che include una sacca di sangue (compatibile con il suo) nel caso fosse necessaria una trasfusione.
SERBATOIO. È corazzato e foderato con una schiuma speciale che ne impedisce l'esplosione anche nel caso in cui fosse colpito da un proiettile. Una curiosità: la Cadillac One va a gasolio, e una delle poche occasioni in cui è stata "neutralizzata" avvenne nel 2013, quando il responsabile del rifornimento fece il pieno... con il carburante sbagliato (a proposito, sapete che succede se mettete benzina in auto diesel o del gasolio in un'auto a benzina?)
CARROZZERIA. Integrata con un'armatura di livello militare e spessa circa 13 centimetri, è realizzata con una lega d'acciaio rinforzata con alluminio, titanio e ceramica, in grado persino di frantumare i proiettili.
TELAIO. La parte inferiore della bestia è dotata di placche in acciaio capaci di fornire protezione ai passeggeri anche dall'esplosione di una mina o dal lancio di una granata sotto la vettura.
equipaGGIAMENTO DI SICUREZZA. A bordo dell'auto si trova un vero e proprio arsenale e qualche diavoleria alla James Bond, con fucili a pompa e cannoncini che sparano gas lacrimogeni da sotto la vettura. E se un ospite non sapesse usarli? Niente panico: c'è anche un manuale di istruzioni chiamato Nuclear Football.
GOMME. Rinforzati in kevlar, questi pneumatici sono in grado di resistere alle forature e ai tagli e, se non bastasse, i cerchi in acciaio permetterebbero al conducente di guidare anche se le gomme fossero del tutto distrutte.
ABITACOLO DI GUIDA. Dal cruscotto si gestiscono tutti i ritrovati tecnologici di ultima generazione di cui la limousine presidenziale è dotata, incluso un sistema di comunicazione diretto con i servizi disicurezza e un sistema GPS integrato sempre attivo. Sul frontale dell'auto ci sono anche due telecamere a infrarossi che consentono la guida, tramite display, anche a fari spenti e nel buio più assoluto.
(Questo articolo di Simone Valtieri è stato pubblicato per la prima volta su Focus Domande & Risposte n.64)