Curiosità

Allenarsi troppo non serve a niente

I più pigri ne saranno felici: allenarsi costantemente non sempre dà buoni risultati.

Allenarsi troppo non serve a niente
I più pigri ne saranno felici: allenarsi costantemente non sempre dà buoni risultati.

Il duro lavoro in palestra a cui si stottopongono
gli atleti serve solo relativamente: a un certo punto
il cervello rifacendo la stessa attività non migliora
più le prestazioni. E le lascia al caso.

I più pigri ne saranno felici: il nostro cervello non è stato programmato per ripetere la stessa attività più e più volte; allenarsi costantemente nel compiere gli stessi movimenti non sempre dà buoni risultati.

Allenarsi senza senso: intanto tocca ai macachi
È quanto emerge da una ricerca statunitense compiuta sui macachi, condotta da un team capitanato da Mark Churchland, dell’Università di Stanford, California. Gli studiosi hanno mostrato alle scimmie una macchia colorata, insegnando loro a toccarla a diverse velocità.
A ogni tentativo dell’animale, i ricercatori hanno calcolato la velocità del movimento e monitorato l’attività della sua corteccia cerebrale. Il risultato? Dopo migliaia di registrazioni compiute, si è osservato che pochissime volte i macachi si sono mossi alla stessa velocità: le variazioni della velocità corrispondevano però a leggeri cambiamenti nell’attività di programmazione del movimento da parte del cervello.

Com'è imprevedibile essere bravi
Che cosa vuol dire? In parole semplici, allenarsi, ad esempio, a tirare con l’arco in modo sempre più preciso non dà risultati apprezzabili: i nostri muscoli sono responsabili del loro movimento solo per metà; l’altra metà è affidata al cervello che, dopo un periodo iniziale di apprendimento, non impara più a compiere sempre la stessa attività migliorando le sue prestazioni.
È come se ci riservasse una certa dose di imprevedibilità, dovuta, pare, a motivi evoluzionistici. In questo modo nel corso dei secoli le prede hanno potuto difendersi più facilmente dai predatori, non in grado di calcolare sempre con precisione i tempi della loro fuga.

(Notizia aggiornata al 27 dicembre 2006)

22 dicembre 2006
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Gli eccessi della Rivoluzione francese raccontati attraverso la tragedia delle sue vittime più illustri, Luigi XVI e Maria Antonietta. La cattura, la prigionia, i processi e l’esecuzione della coppia reale sotto la lama del più famoso boia di Parigi. E ancora: come si studiava, e si insegnava, nelle scuole del Cinquecento; l’ipotesi di delitto politico dietro la morte di Pablo Neruda, pochi giorni dopo il golpe di Pinochet; l’aeroporto di Tempelhof, a Berlino, quando era palcoscenico della propaganda nazista.

ABBONATI A 29,90€

Perché il denaro ci piace tanto? Gli studi spiegano che accende il nostro cervello proprio come farebbe gustare un pasticcino o innamorarsi. E ancora: la terapia genica che punta a guarire cardiopatie congenite o ereditarie; come i vigili del fuoco affinano le loro tecniche per combatte gli incendi; i trucchi della scienza per concentrarsi e studiare meglio; si studiano i neutrini nel ghiaccio per capire meglio la nostra galassia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us