Nessun complicato teorema o futuristiche macchine del tempo. Per sapere se i viaggi nel tempo sono possibili è sufficiente controllare su Internet: basta scegliere un avvenimento già accaduto e cercare su social media, blog e siti web qualsiasi riferimento (post, tweet, commenti...) a tale avvenimento comparso in rete prima del suo verificarsi.
È questa l'idea alla base dello studio di due ricercatori della Michigan Tech University, Robert J. Nemiroff e Teresa Wilson. I due scienziati hanno passato diversi mesi in cerca di riferimenti pre-datati rispetto a due eventi molto commentati sul web: la scoperta della cometa Ison (vedi anche Hubble fotografa Ison in anteprima) e l'elezione di Papa Francesco (vedi anche Bergoglio non batte Obama su Twitter e Il Conclave ai tempi di Twitter).
I viaggi nel tempo appassionano anche Stephen Hawking. Per verificarne l'esistenza, nel 2009 il celebre astrofisico ha organizzato una festa diffondendo gli inviti solo al termine della stessa. Il party è andato deserto.
Il risultato? Sconfortante per i fan del Dottor Who e per i sostenitori di nuove leggi della fisica: non è stata trovata alcuna "premonizione". Nessuno, insomma, ci ha informati in anticipo né del passaggio della cometa né dell'elezione del futuro Papa.
I ricercatori però non si sono fermati qui e si sono interrogati anche su un altro paradosso: può un ipotetico viaggiatore del tempo modificare il passato (per esempio cancellando le tracce del suo passaggio)? Per ottenere risposta (ovviamente dal futuro) hanno quindi creato su Twitter due differenti hashtag: #ICanChangeThePast2 e #ICannotChangeThePast2. Per rispondere è sufficiente tornare indietro nel tempo, per la precisione all'agosto del 2013, e selezionare l'hashtag corretto. Risposte inviate in data successiva non sono (saranno? sono state?) prese in considerazione.
Anche in questo caso, comunque, i risultati non sono incoraggianti. Al momento nessuno si è infatti preso la briga di tornare allo scorso agosto per twittare la risposta corretta. I viaggi nel tempo non esistono quindi? Non è detto. Può darsi che i crononauti non sappiano usare Internet, Facebook, Twitter.
In attesa di ulteriori sviluppi potete viaggiare nel tempo con la BBC (la tv pubblica inglese, che produce anche il Dottor Who) e il suo video della tratta ferroviaria Londra-Brighton o con Sergey Larenkov e i suoi fantasmi dal passato.