Focus ed Eis mettono a disposizione un cospicuo numero di pettorali per partecipare alla Maratona di New York.
Ma non solo: mese dopo mese, attraverso la guida di Enrico Arcelli, medico sportivo esperto di maratona e alimentazione, potrete prepararvi insieme a noi per la corsa più bella del mondo. (Notizia aggiornata al 15 marzo 2009)
Nel 2006 abbiamo lanciato una sfida: dimostrare che, con il giusto allenamento, chiunque può correre una maratona. Abbiamo preso un nostro giornalista, Carlo Dagradi, e lo abbiamo fatto diventare un maratoneta: che ha tagliato il traguardo di New York in 4 h e 6 minuti. Ma non solo: abbiamo dato la possibilità ai nostri lettori di vivere la stessa esperienza: quella di affrontare 42 km e 195 metri tra due ali di folla che incita, batte le mani e che contribuisce a fare della Maratona di New York una delle gare più belle del mondo. Lo abbiamo ripetuto anche nel 2008, con risultati analoghi.
Anche oggi vogliamo tornare a offrire questa opportunità perché quest’anno si tiene la quarantesima edizione della Maratona di New York, la corsa più famosa del mondo (scarica il programma completo)
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E per chi non resiste e vuole già iniziare ad allenarsi (non è mai troppo presto) ecco i primi consigli di Enrico Arcelli, medico sportivo esperto di maratona e alimentazione.
Medici in prima linea
«La prima cosa da fare è sottoporsi a un controllo medico presso un centro di medicina sportiva» dice Arcelli. Non la normale visita medica, quindi, ma una che comprenda almeno un test da sforzo. Come nel 2006, l’allenamento che proponiamo è alla portata di tutti: «Ma è necessario escludere l’assenza di controindicazioni di tipo cardiologico o ortopedico» spiega Arcelli. Lo scopo della nostra maratona non è quello di ottenere un tempo “da record” (i campioni corrono la maratona in meno di 2h e 30 minuti, ma già 3 h sono inavvicinabili per chi non abbia un allenamento da semiprofessionista): piuttosto, è quello di trovare il “nostro” tempo, quello che ci permetterà di arrivare a tagliare il traguardo senza mai smettere di correre e senza essere troppo provati.
Tempi, non chilometri
In allenamento, vi serve soltanto un cronometro: perché non dovete pensare a quanta strada fate, ma per quanto tempo correte. Si tratta dell’unico modo di modificare il proprio fisico, facendolo diventare più “economico”: il segreto per correre una maratona è proprio questo, modificare lentamente il proprio metabolismo per spingerlo a un consumo di energia più lento durante lo sforzo. Con grandi benefici per la salute, il controllo del peso e la riduzione dello stress.
Le prime due settimane di allenamento (che trovate qui) iniziano con una corsa di 15 minuti. Che va fatta al cosiddetto “ritmo della barzelletta”: «Non bisogna in alcun modo farsi spaventare dalla distanza da percorrere. Basta muoversi a un ritmo che permetta di parlare, di raccontare una storiella: si tratta di un metodo semplice ed efficace per controllare la frequenza delle nostre pulsazioni cardiache. Se abbiamo il fiatone e non riusciamo a parlare, significa che stiamo correndo troppo forte» spiega Arcelli. La durata della corsa di allenamento aumenterà progressivamente col passare dei mesi.