Con l'arrivo del digitale terrestre potremo salutare la pubblicità grazie a registratori digitali super capienti.
Con l'arrivo del digitale terrestre si potrà, con appositi videoregistratori, creare copie perfette (digitali) dei film trasmessi. Tagliando gli spot. |
La pubblicità annoia. Durante un film, quando arrivano i fatidici tre minuti di spot televisivi, ci alziamo dal divano per telefonare, prendere uno spuntino dal frigo o farci un caffè. O semplicemente facciamo zapping.
Ma dal 2006 la televisione italiana sarà obbligata ad abbandonare le frequenze analogiche per cavalcare l'onda del digitale terreste e saremo liberi di “tagliare” gli spot grazie ai nuovi “videoregistratori digitali”.
Videoregistratori digitali. Si chiama PVR (personal video recorder) e permettono di registrare, come i file sul computer, tra le 30 e le 60 ore di trasmissioni televisive. Tagliando la pubblicità.
Potremo addirittura guardare un film con un tempo di ritardo pre-impostato, per esempio di 15 minuti, in maniera che durante gli spot, mentre il PVR interrompe la registrazione, noi stiamo ancora guardando il film.
Dati e statistiche. Negli Stati Uniti, dove c'è da diversi anni, è già un successo: il 71% dei giovani tra i 18 ed i 34 anni considerano la possibilità di evitare gli spot pubblicitari l'opzione più interessante del PVR.
Secondo i dati di un'altra ricerca forniti da TiVo, società leader nella produzione dei PVR, l' 88% della pubblicità programmata nei contenuti registrati, non è stata vista dagli utenti.
Pubblicitari al contrattacco. Per “obbligarci” a guardare la pubblicità una soluzione può essere l'utilizzo dello “split screen”, una tecnica che un documento della commissione europea che regola la pubblicità audio-visiva vorrebbe legittimare.
In pratica lo schermo del televisore potrebbe dividersi in due: una porzione continua a ospitare il programma, mentre nell'altra scorrono spot pubblicitari, un po' come succede per i banner dei siti web.
(Notizia aggiornata al 25 marzo 2004)