Della birra si sanno molte cose. Per esempio che non era prodotta soltanto nell'antico Egitto, ma addirittura prima, nella preistoria. Oppure, che nel Medioevo faceva parte della dieta in alcuni Paesi, soprattutto nel nord Europa, per il suo contenuto calorico e i valori nutritivi. Ecco altre sei curiosità meno note sulla birra, da non confondere, però, con le leggende.
1 - Pena capitale. Per il popolo babilonese la birra non era una semplice bevanda, bensì un diritto sancito dal Codice di Hammurabi, tra le più antiche raccolte di leggi scritte. Vi era infatti riportato che ogni cittadino avesse diritto a una razione quotidiana di almeno due litri, mentre per i birrai sorpresi ad annacquare la birra vigeva la pena capitale: venivano condannati a bere fino alla morte per annegamento.
2 - un santo patrono. La birra e i birrai hanno un santo patrono, Sant'Arnoldo (o Arnolfo) di Metz, vescovo della cittadina fiamminga di Soissons nell'XI secolo. Egli osservò che i bevitori di birra erano più resistenti alle diffusissime epidemie dell'epoca, e salvò molti membri della comunità inducendoli a bere birra al posto dell'acqua, che in effetti costituiva un pericoloso vettore del colera. Una leggenda legata a questo santo narra che al suo funerale i boccali di birra si riempivano miracolosamente da soli...
3 - Motivi religiosi. La birra affonda le sue origini nell'antica Mesopotamia, eppure in molti degli attuali Paesi dell'area (Arabia Saudita, lran, Iraqe Kuwait) ne è oggi vietato il consumo per motivi religiosi, con punizioni più o meno dure. Si va dall'anno di carcere con tanto di 360 frustate per chi viene trovato in possesso di alcolici in Arabia Saudita, a una multa di 17.000 dinari (circa dieci euro) in Iraq.
4 - Sbronza canina. Nel 2017 è stata commercializzata sul sito VAT19.com, specializzato in regali bizzarri, la cosiddetta Bowser Beer, un drink analcolico dal colore ambrato, al sapore di maiale e malto d'orzo, riservata ai nostri fedeli amici a quattro zampe. Il successo della birra per cani è stato immediato, tanto che le scorte sono andate esaurite in poche ore ed è presto spuntata anche un'agguerrita concorrenza.
5 - Doppio malto. La birra "doppio malto" non è più pregiata delle altre. Tale definizione fu introdotta da una legge italiana del 1962 che così indicava le birre con un grado saccarometrico (il quantitativo di zuccheri presenti nel mosto) superiore a 15. Tuttavia solo ragioni di marketing possono spiegare perché, nel tempo, sia diventata sinonimo di qualità, visto che non ha nulla a che fare con il grado alcolico o con processi di produzione particolari.
6 - A caro prezzo. La birra più costosa al mondo è una rara bionda belga, la Vieille Bon Secours, prodotta dal birrificio Caulier in soli quattro bottiglioni da 12 litri. Tre furono venduti per 780 dollari l'uno nel 2009, mentre l'ultima è ancora custodita dal ristorante Belgo di Holborn, vicino Londra. Chi l'ha provata non ne è però rimasto entusiasta, descrivendo uno strano aroma con note di caramello, caffè, liquirizia e anice.
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Tratto da 10 curiostà sulla birra, di Simone Valtieri, pubblicato su Focus Domande & Risposte 171 (giugno 2021), disponibile qui in versione digitale.