L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 Anno Internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce (IYL2015). Lo scopo è sensibilizzare sull'essenzialità della luce come fonte di energia, nello sviluppo dell'istruzione, nelle telecomunicazioni, nella salute e nell'agricoltura e di conseguenza promuovere la ricerca in materia di nuove tecnologie.
Dalla fotosintesi alla fibra ottica, dallo studio dell'Universo alla diagnostica per immagini in medicina: la luce è la base della nostra civiltà.
La Luce contro la povertà. L'Anno Internazionale della luce rappresenta per l'Onu un contributo al raggiungimento degli obiettivi dell'Unesco riguardanti il rafforzamento delle nuove tecnologie a supporto dello sviluppo sostenibile e dello sradicamento della povertà. Come l'acqua o il cibo, anche la luce è un bene di prima necessità. Secondo Philips Lighting, che è sponsor ufficiale del IYL2015, un quinto della popolazione mondiale non ha accesso all’illuminazione elettrica: «la maggior parte ricorre a lampade a petrolio o a candele per illuminare le case e gli uffici. Ma queste primitive fonti di luce causano la morte di 1,5 milioni di persone ogni anno per malattie respiratorie e incendi». Anche per questo è di primaria importanza sviluppare tecnologie della luce che portino a nuove forme di illuminazione ecologica e a basso costo.
Dalla Terra al cielo. L'Anno Internazionale della luce sarà celebrato nei modi più disparati. Ha iniziato la Nasa diffondendo queste immagini sviluppate grazie al telescopio Chandra. Alcuni temi trattati saranno infatti la luce cosmica, lo studio dell'Universo e la sensibilizzazione sull'importanza dei cieli notturni liberi dall'inquinamento luminoso.
Anniversari. Secondo l'Onu il 2015 è l'anno ideale per questa celebrazione. Quest'anno infatti cadono alcune importanti ricorrenze nella storia dello studio della luce: i primi lavori di Fernel sulle onde luminose (1815), l'elettromagnetismo di Maxwell (1865), la teoria della relativià di Einstein (1915) e la scoperta della radiazione cosmica di fondo (1965).