Al numero 232 di rue Saint-Antoine, a Parigi, sorgeva un tempo uno degli edifici più emblematici della Storia: la Bastiglia, protagonista della Rivoluzione francese. Scopriamo di più sulla fortezza medievale attraverso l'articolo "Alla Bastiglia!" di Giorgio Albertini, tratto da Focus Storia.
Da rocca a prigione. Costruita tra il 1370 e il 1382 a ridosso delle mura, la Bastiglia nacque come fortezza per difendere la capitale dagli attacchi inglesi, ma non ebbe mai importanza strategica. Per oltre 250 anni questa fu la sua funzione, fino a quando il cardinale Richelieu (1585-1642) la trasformò in prigione. I suoi "ospiti", fra Seicento e Settecento, erano nobili colpiti dalle lettres de cachet (ordini di reclusione senza processo), ministri in disgrazia, cospiratori contro la corona o perseguitati religiosi. Ma anche scrittori "dissidenti", ladri e malati di mente.
Reclusi vip. Tra le mura della Bastiglia soggiornarono personaggi illustri: il finanziere Fouquet, l'avventuriero Cagliostro, la Maschera di ferro e il filosofo Voltaire. Ma negli anni la prigione andò via via spopolandosi: nel Settecento superò raramente i 50 detenuti. Uno degli ultimi reclusi fu il marchese de Sade, che dall'alto delle torri urlava ai passanti di correre in aiuto dei prigionieri che, diceva, venivano barbaramente uccisi. Per questi eccessi venne trasferito in un altro carcere una settimana prima della presa della fortezza.
assalto. All'alba del 14 luglio 1789, mentre la rivolta dilagava in città, circa 900 parigini si diressero verso la Bastiglia. Tra loro c'era qualche uomo di rango, un discreto numero di disertori e soprattutto gli abitanti del quartiere, artigiani e bottegai. Il loro obiettivo era neutralizzare i 18 cannoni della fortezza e impossessarsi delle polveri. Furono inviati due delegati per conferire con il governatore delle carceri Bernand-René de Launay che comandava le forze a guardia della Bastiglia (114 uomini in tutto). Fallita la mediazione, la battaglia si inasprì a metà pomeriggio finché verso le cinque il ponte levatoio si abbassò e i rivoltosi irruppero liberando i detenuti, 6 in tutto: 4 truffatori, un nobile incestuoso e un pazzo che si credeva Giulio Cesare.
Oggi. Nei giorni successivi la fortezza fu distrutta e oggi non ne resta più nulla.
Questo articolo è tratto da Focus Storia. Perché non ti abboni?