Giochi pericolosi per tutte le età! Potrebbe essere questo il titolo della lista dei giocattoli che, negli ultimi decenni, sono stati a un certo punto ritirati dal mercato perché avevano parti che potevano causare gravi lesioni ai bambini, provocare avvelenamenti e incendi, o avevano un aspetto talmente inquietante da mettere a repentaglio la salute mentale dei piccoli. Ecco i casi che hanno fatto scuola.
Magneti assassini. Barbie e Tanner, una delle tante versioni della famosa bambola Mattel, venne ritirata dal mercato nel 2007. Il giocattolo prevedeva che le crocchette "mangiate" dal cagnolino Tanner venissero poi espulse e raccolte da Barbie. Peccato che i piccoli magneti, inseriti nella pancia di Tanner per far funzionare il meccanismo "digestivo", a volte si staccassero e potessero venire ingeriti dai bambini, con conseguenze potenzialmente tragiche - fino alla perforazione dell'intestino.
Investigatore tossico. Per tutti i piccoli investigatori in erba, nel 2007 esisteva il CSI Fingerprint kit: la polvere con la quale si potevano evidenziare le impronte digitali. Una polvere che però conteneva asbesto (l'amianto), i cui effetti cancerogeni son accertati e tristemente noti.
Come ti drogo i ragazzi. Sempre dal 2007, annus horribilis per l'industria dei giocattoli, arriva Aqua Dots, eletto gioco dell'anno in Australia: un ingegnoso gioco con perline di plastica colorata che potevano essere assemblate su di una griglia fino a formare un disegno. Bagnando l'insieme con acqua si otteneva una sorta di incollaggio/fusione di ogni perlina con le vicine, e quando asciutto il disegno poteva essere staccato dal supporto. Ma una partita di quelle perline colorate made in China risultò contaminata daGhb (gamma-idrossibutirrato), oggi nota come "droga dello stupro", che provoca paralisi e perdita di conoscenza. Tra USA e Australia, cinque ragazzi finirono in coma.
Un giocattolo atomico. Anni '45-50 del secolo scorso, nel primissimo dopoguerra: nei negozi compare l'Atomic Energy Lab U-238, nome più che azzeccato per quella versione nucleare del "piccolo chimico", commercializzata dalla Gilbert all'astronomica cifra di 50 dollari dell'epoca, circa 490 attuali. Grazie a questo kit i ragazzi potevano sperimentare sulla propria pelle (è proprio il caso di dirlo) delle reazioni chimiche utilizzando materiale radioattivo e, grazie a un piccolo ma funzionale contatore Geiger, misurare la radioattività dei campioni inclusi nel set - e dei molti altri oggetti radioattivi che entravano nelle case, complici la scarsa comprensione del fenomeno e la fede nelle supposte qualità miracolose del radio.
Fusi. Dalla stessa Gilbert dell'Atomic Energy Lab arrivò nello stesso periodo anche il Kaster Kit Junior, un bel gioco creativo (venduto per 6,50 dollari) che permetteva ai bambini di costruirsi i propri soldatini di piombo.
Solo che il piombo dovevano fonderselo da soli, i ragazzi, a 328 °C!
Murano a casa tua. Ancora una chicca dalla Gilbert, che evidentemente considerava con molta serietà il concetto di gioco educativo e propedeutico alle diverse professioni: il Glass Blowing Set, un kit per creare a casa meravigliose opere in vetro soffiato. Come per i soldatini, anche in questo caso si trattava di un puro fai-da-te: occorreva portare i minerali di base a temperature superiori a 500 °C (era forse un modo per sbarazzarsi dei bambini più petulanti?).
Volami nell'occhio. Chi si ricorda delle Magiche Ballerine Volanti della Galoob? Erano da poco arrivati gli anni Duemila quando, dopo circa centocinquanta casi di infortuni, vennero ritirate dal mercato: la ballerina, lanciata da una base, poteva infatti volare in direzioni imprevedibili, colpendo occhi, denti e volto del malcapitato bambino (o adulto).
Bambola cannibale. Alcuni giocattoli, oltre che pericolosi, erano inquietanti: è il caso di una bambola Mattel, la Snacktime Cabbage Patch Kid. Era una mostruosa bambina di plastica che con la sua diabolica mandibola meccanica masticava qualunque cosa le si presentasse davanti. Letteralmente qualunque cosa: anche capelli e dita umani.
Minibalestra. Risale al 2017 un gioco molto amato in Cina: una mini balestra pensata per essere caricata con stuzzicadenti (e perciò con aghi...). In un video della tv di stato cinese CGTN si vede come lo stuzzicadenti può conficcarsi in un pezzo di carne, o perforare un foglio di cartone.
Al fuoco! Dopo aver causato diversi incidenti e almeno due incendi domestici, nel 1994 venne ritirato dal mercato americano anche un kit per piccoli chimici chiamato Professor Wacko's Exothermic Exuberance. Il gioco, per bambini di età superiore ai dieci anni, conteneva tutto il necessario per accendere un fuoco con una reazione chimica, ma nessun sistema di sicurezza garantiva di poter riporre i componenti senza commettere errori, senza che potessero accidentalmente entrare in contatto, anche in quantità minime. Ed ecco che l'incendio era servito.