Le first lady della Casa Bianca, da Mrs. Washington a Mrs. Biden
Jill Biden è la 46° first lady degli Stati Uniti. Alle signore che l'hanno preceduta, la National Portrait Gallery di Washington dedica una mostra. Ecco i ritratti più significativi, cominciando da quello di Hillary Clinton.
Hillary Rodham, moglie del 42° presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, è stata criticata per le sue ambizioni politiche e le sue influenze nell’establishment. Nel periodo alla Casa Bianca, cercò senza riuscirvi di varare una riforma dell’assistenza sanitaria americana e resistette stoicamente quando il marito subì un impeachment per aver mentito su un affaire erotico. Questo ritratto di profilo dipinto nel 2006 è simile a quelli delle dame del Rinascimento italiano e mostra una donna fiduciosa nel suo valore.
Ginny Stanford / NPG, Smithsonian Institution
Alla Casa Bianca c'è una nuova padrona di casa: Jill Jacobs, moglie di Joe Biden dal 1977, la prima first lady degli Stati Uniti italoamericana (il bisononno era siciliano), e anche la prima che non lascerà il lavoro (è insegnante) mentre il marito sarà nell'ufficio più importante del mondo.
al fianco dei loro uomini. Spesso dimenticate e sempre in secondo piano, le donne che hanno scelto di restare al fianco dei presidenti degli Usa sono ora - e fino al 23 maggio - sotto i riflettori nella mostra Every Eye is Upon Me: First Ladies of the United States della National Portrait Gallery di Washington. Ci sono tutte, dalla pioniera Martha Washington a Michelle Obama, la prima first lady afroamericana, nipote di schiavi come quelli che la famiglia Washington aveva nella sua piantagione in Virginia, sino alla first lady uscente Melania Trump, ex modella slovena.
L'esposizione è una sfilata di più di 60 ritratti delle prime donne d'America (sono 45 ma per ognuna ci sono più immagini) che, anche soltanto con la scelta dell'abito e della posa assunta, ci rivelano molto delle loro personalità e di questo status unico in continua evoluzione. E della storia degli Stati Uniti stessi.
Edith Roosevelt (1901-1909). Edith Kermit Carow ruppe la tradizione curando un'importante ristrutturazione della Casa Bianca e costruendo l'East Wing, con un'area di uffici da allora destinati alla first lady. Crebbe inoltre sei figli, ed essere anche una madre di famiglia con numerosi bambini contribuì a modernizzare il suo ruolo. In questo dipinto di una delle ritrattiste più ricercate dell'epoca è con la figlia Ethel.
Mamie Eisenhower (1953-1961). Mamie Geneva Doud portò alla Casa bianca il suo spiccato stile e la sue capacità arredative. La frangia corta e il suo colore preferito, detto Mamie pink, divennero ben presto popolari. È rosa anche l'abito del quadro sfoggiato al giuramento del marito. Mamie piaceva molto al popolo e ai media, perché rappresentava la tipica donna bianca, della classe media, tornata a occuparsi della famiglia e della casa dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.
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