Arte

Le first lady della Casa Bianca, da Mrs. Washington a Mrs. Biden

Jill Biden è la 46° first lady degli Stati Uniti. Alle signore che l'hanno preceduta, la National Portrait Gallery di Washington dedica una mostra. Ecco i ritratti più significativi, cominciando da quello di Hillary Clinton.

Alla Casa Bianca c'è una nuova padrona di casa: Jill Jacobs, moglie di Joe Biden dal 1977, la prima first lady degli Stati Uniti italoamericana (il bisononno era siciliano), e anche la prima che non lascerà il lavoro (è insegnante) mentre il marito sarà nell'ufficio più importante del mondo.

al fianco dei loro uomini. Spesso dimenticate e sempre in secondo piano, le donne che hanno scelto di restare al fianco dei presidenti degli Usa sono ora - e fino al 23 maggio - sotto i riflettori nella mostra Every Eye is Upon Me: First Ladies of the United States della National Portrait Gallery di Washington. Ci sono tutte, dalla pioniera Martha Washington a Michelle Obama, la prima first lady afroamericana, nipote di schiavi come quelli che la famiglia Washington aveva nella sua piantagione in Virginia, sino alla first lady uscente Melania Trump, ex modella slovena.

L'esposizione è una sfilata di più di 60 ritratti delle prime donne d'America (sono 45 ma per ognuna ci sono più immagini) che, anche soltanto con la scelta dell'abito e della posa assunta, ci rivelano molto delle loro personalità e di questo status unico in continua evoluzione. E della storia degli Stati Uniti stessi.

Martha Washington (1789-1797)
Martha Washington (first lady dal 1789 al 1797). Martha Dandridge Custis fu la moglie del primo presidente degli Stati Uniti ma il popolo la chiamò Lady, come facevano i detestati colonialisti inglesi con le donne della sua levatura, perché nella neonata Confederazione non c'era alcuna tradizione sul suo ruolo, e tanto meno di monarchia. Qui è dipinta come una madre della nazione, protettiva, rassicurante, nel periodo in cui lei e il marito vivevano a Philadelphia, allora capitale degli States. © National Portrait Gallery / Smithsonian Institution
Martha Jefferson Randolph (1801-1809).
Martha Jefferson Randolph (first lady dal 1801 al 1809). "Patsy" Jefferson in realtà era la figlia maggiore del presidente Jefferson e gli fu accanto come first lady in due periodi della sua presidenza, poiché era rimasto vedovo. Non sempre, infatti, i primi presidenti furono affiancati da mogli, ma anche da figlie o sorelle. Patsy era sposata ma stette vicina al padre fino alla morte nella proprietà di famiglia in Virginia. Quando fu ritratta erano già scomparsi il padre e il marito: ecco perché è vestita a lutto e ha un'espressione così seria. © Thomas Jefferson Foundation (a Monticello)
Mary Lincoln (1861-1865)
Mary Lincoln (1861-1865). Cresciuta in una ricca famiglia del Kentucky, Mary Ann Todd aveva fortissime ambizioni politiche. Ma era una donna e non poteva coltivarle. Il matrimonio con Lincoln le permise di entrare in campo alleandosi con il coraggioso marito. Voleva così tanto essere una first lady a pieno titolo che quando entrò alla Casa Bianca molti la giudicarono imperiosa e prepotente. Mary, in questa fotografia che serviva da biglietto da visita, è in elegante abito da sera, che rivela la sua alta posizione sociale d’origine. © National Portrait Gallery, Smithsonian Institution
Edith Roosevelt (1901-1909)

Edith Roosevelt (1901-1909). Edith Kermit Carow ruppe la tradizione curando un'importante ristrutturazione della Casa Bianca e costruendo l'East Wing, con un'area di uffici da allora destinati alla first lady. Crebbe inoltre sei figli, ed essere anche una madre di famiglia con numerosi bambini contribuì a modernizzare il suo ruolo. In questo dipinto di una delle ritrattiste più ricercate dell'epoca è con la figlia Ethel.

 

© Collection of Sarah Chapman
Mamie Eisenhower (1953-1961)

Mamie Eisenhower (1953-1961). Mamie Geneva Doud portò alla Casa bianca il suo spiccato stile e la sue capacità arredative. La frangia corta e il suo colore preferito, detto Mamie pink, divennero ben presto popolari. È rosa anche l'abito del quadro sfoggiato al giuramento del marito. Mamie piaceva molto al popolo e ai media, perché rappresentava la tipica donna bianca, della classe media, tornata a occuparsi della famiglia e della casa dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

© Thomas Edgar Stephens / The White House Historical Association
Nancy Reagan (1981-1989)
Nancy Reagan (1981-1989). Nancy Davis fu la consigliera più vicina e la più fiera protettrice della carriera politica del marito durante lunga strada da Hollywood alla presidenza. Come first lady si impegnò molto nella lotta alla droga, arrivando fino all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’abito che indossa nel ritratto, da lei definito Rosso Reagan, andò sulla copertina di Times Magazine del 14 gennaio 1985 con il titolo White House Co-Star. © National Portrait Gallery, Smithsonian Institution; gift of Time magazine
Michelle Obama (2009-2017)
Michelle Obama (2009-2017). Michelle LaVaughn Robinson, tra le più giovani first lady della storia americana e la prima afroamericana, è entrata alla Casa Bianca con le due figlie dopo aver lasciato una splendida carriera legale. Michelle ha avviato importanti campagne, come Let’s Move, Reach Higher, Let Girls Learn, dirette specialmente ai ragazzi e ha sostenuto la causa della parità di accesso delle donne nel lavoro. L’artista nera che ha scelto per il ritratto ha dipinto la sua pelle in grigio per andare oltre le superficiali differenze razziali. Una curiosità: i motivi dell’abito omaggiano le trapunte realizzate da un gruppo di donne in Alabama, molte delle quali discendono da ex schiavi. © Amy Sherald - National Portrait Gallery, Smithsonian Institution

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24 gennaio 2021 Irene Merli
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