Nei dizionari italiani la parola selfie è presente dal 2014 (nell’Oxford Dictionary dall’anno prima). La moda dell’autoscatto con lo smartphone e la fotocamera è sicuramente precedente, ma di quanto? Verrebbe da dire anni, decenni. Ma secondo alcuni persino più di un secolo...
In realtà l’età del selfie dipende dai punti di vista e dal significato che si vuole dare a questo genere di foto. Se si intende una foto, scattata a braccio con uno smartphone, allora non si può andare molto oltre il 2006.
Moderni selfie. La popstar Britney Spears, in un tweet dell'anno scorso, ha asserito di averlo inventato lei nel 2006. Ma il suo è (forse) solo il primo selfie “vip” dell’era degli smartphone.
11 years ago today, Me & Britney invented the selfie! pic.twitter.com/1byOU5Gp8J
— Paris Hilton (@ParisHilton) 19 novembre 2017
Prima di lei, però, sono stati in molti a farsi una foto senza timer con polaroid o macchine compatte alla mano. Per esempio Geena Davis e Susan Sarandon, protagoniste del film Thelma e Louise (1991).
See this primitive form of the selfie on primitive, glorious 35mm at @MediaMuseumPH's screening of THELMA & LOUISE: https://t.co/1Pjg4mpDeV pic.twitter.com/72DS1Cj1sK
— ourscreen (@ourscreenuk) 5 gennaio 2018
E anche loro non erano arrivate prime: la moda a Hollywood l’aveva lanciata Madonna nel 1984 sul set del film Cercasi Susan disperatamente.
Before they start saying Thelma and Louise did the 1st selfie, it was Madonna in Desperately Seeking Susan. #GoldenGlobes pic.twitter.com/jXewv1jJLu
— Your Comic Muse (@YourComicMuse) 8 gennaio 2018
Non finisce qui: andando a ritroso nella storia della fotografia pop ecco sbucare fuori un’immagine della stilista Maripole, con Bianca Jagger e l’attrice Edwige Belmore allo Studio 54 di New York nel 1977, mentre si scattano un selfie con una fotocamera istantanea. Chissà che non ce ne siano anche altri di quel periodo visto che Andy Warhol, habituè delle notti newyorkesi, non si separava mai dalla sua Polaroid.
Ma conta poco: si trovano selfie anche di Marilyn Monroe e George Harrison, che risalgono addirittura agli anni ’60.
#MarilynMonroe taking a selfie before it was cool. https://t.co/fhdzwP6HF0 pic.twitter.com/QeL0AIUcS5
— The Playlist(@ThePlaylist) 29 novembre 2017
23 year old George Harrison's selfie at the the Taj Mahal, India, 1966. pic.twitter.com/PHQWTjmFUp
— History In Pictures (@HistoryInPix) 4 febbraio 2018
Il primo selfie. Ma l’autoscatto ammiccante non è stato inventato a Hollywood: è sicuro che uno dei primi selfie fu fatto nel dicembre del 1920 a New York sul tetto del Marceau Studio sulla Fifth Avenue, poco distante dalla Cattedrale di St.
Patrick. La foto mostra cinque fotografi baffuti con in mano una macchina fotografica antidiluviana.
Poiché era troppo pesante da tenere con una sola mano, la reggono in due: Joseph Byron e Ben Falk. Nel mezzo, Pirie MacDonald, Colonel Marceau e Pop Core.

I cinque fotografi lavoravano per la Byron Company, uno studio fotografico fondato a Manhattan nel 1892, e ancora operativo, descritto dal New York Times come "uno dei più importanti studi di fotografia di New York". Per chi volesse respirare l’aria di quel tempo, le loro immagini oggi fanno parte della collezione digitale del Museo della città di New York.
È davvero il loro il primo vero selfie? Sì e… No. In realtà dipende da cosa si intenda per selfie e autoscatto: il primo è una foto a se stessi, realizzata tenendo in mano la macchina fotografica (che sia o no contenuta in un telefono); il secondo è realizzato con un timer o comunque senza tenere in mano la .
In questo secondo caso, l'immagine considerata da molti il primo autoritratto fotografico è quella scattata nel 1839 da Robert Cornelius, un chimico dilettante e appassionato di fotografia.

Cornelius scattò l'immagine rimuovendo il copriobiettivo e rimanendo seduto per un minuto davanti alla macchina, prima di coprire di nuovo l'obiettivo. Quello che manca all’immagine per definirsi “selfie” è il fatto che Cornelius non regge la fotocamera con le mani, puntandosela addosso, come invece fanno i 5 newyorkesi. Dunque per un purista il suo sarebbe più assimilabile alla categoria autoritratti tradizionali.
E poi un po’ conta l’intenzione: i 5 fotografi sembravano ben consapevoli che il loro ritratto sarebbe stato condiviso sui “social” dell’epoca. E infatti sorridono all’obiettivo. O lo fanno perché sapevano che un secolo dopo il loro gioco sarebbe diventata l'ultima frontiera della fotografia?