È l’isola dei morti, l’opera più famosa dell’artista svizzero Arnold Bocklin. Ritrae un’isola spettrale che emerge da un lago, folta di cipressi e circondata da alte rocce. In primo piano, su una piccola barca, una figura coperta da un lenzuolo bianco, forse un fantasma, traghetta una bara. Il pittore simbolista, che spesso si ispirava a mondi fantastici e mitologici, ne dipinse 5 versioni, dal 1880 al 1885. La terza fu acquistata da Hitler per una cifra altissima (oggi circa100 milioni di euro).
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Il dittatore aveva appeso il quadro nel suo studio e lo portava sempre con sé, perfino nel bunker dove si suicidò.
Pittura da leader
La passione di Hitler per l’opera di Bocklin fu condivisa anche da altri personaggi storici: Lenin ne teneva una versione appesa sopra il letto, mentre Freud ne aveva addirittura 22 copie nel suo studio. Anche D’Annunzio ne possedeva una.
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