Sono diversi i dischi famosi per la loro pessima qualità di registrazione, tanto che a volte - forse per giustificare le imprecisioni tecniche - sono nate curiose leggende.
È il caso dell’album Nattens Madrigal degli Ulver, gruppo norvegese, inciso nel 1997. Secondo alcune voci, la band metal registrò il disco in una foresta, solo con un registratore a quattro tracce e un amplificatore, dopo aver speso per un’automobile tutti i soldi del nuovo contratto con la Century Media. Il cantante del gruppo, Kristoffer Rygg, ha smentito questa storia, forse fatta circolare ad arte dalla casa discografica.
Con il walkman. Da ricordare anche The Texas Campfire Tapes di Michelle Shocked. L’album fu registrato da un giornalista inglese, Pete Lawrence, con un semplice walkman Sony a pile, su una comune cassetta, durante l’esibizione della cantante a un festival folk in Texas nel 1986. Con tanto di grilli, gente che parla e tir che passano sull’autostrada in lontananza.
Famoso anche il caso della canzone Louie Louie degli americani Kingsmen, un gruppo rock. Il brano - noto ai più perché inserito nella colonna sonora di Animal House, fu registrato nel ’63 con un unico microfono appeso al soffitto nel centro della sala di incisione, la band in cerchio e il cantante in mezzo, ma un po’ lontano dal microfono. Risultato: musicisti fuori tempo e un testo in parte incomprensibile.
Malgrado ciò, vendette oltre un milione di copie in tutto il mondo. Con l’ipotesi che contenesse doppi sensi di natura sessuale, il governatore dell’Indiana vietò la canzone alle radio e l’Fbi aprì un’inchiesta per eventuali contenuti scabrosi, poi archiviata per mancanza di prove.