Chi ha detto che la realtà virtuale va bene solo per i videogame? Plunge è un’app per visori VR che permette di "entrare" nelle opere d’arte più famose, a cominciare dalla Gioconda di Leonardo. Il meccanismo è lo stesso usato per l’immersione in altri mondi virtuali: scenari ricostruiti a 360°, che però in questo caso rappresentano un’estensione di quelli immaginati dai pittori. Non senza sorprese.
Per ora Plunge è in versione beta (non è la versione definitiva, stabile ed esente da errori): funziona con Samsung Gear VR, Daydream e Google Cardboard (il visore VR low cost di Google).
In pratica, l’app libera i quadri dai confini dalla tela e allarga la scena fino a darci la prospettiva dell'artista. L’idea è di 2 designer svedesi, Martin Eklund e Martin Christensen, che hanno aggiunto alle scene madre dell’arte suoni e immagini, in modo che chi entra nel dipinto possa sbirciare fuori dalle finestre, ascoltare il cinguettio degli uccelli e osservare fiumi che scorrono in sottofondo.
Per ora i dipinti esplorabili sono due: la Gioconda di Leonardo da Vinci e la Donna che legge una lettera davanti alla finestra di Jan Vermeer. Per l’estate dovrebbe arrivarne un terzo, la Creazione di Adamo di Michelangelo, al centro del monumentale affresco della Cappella Sistina. E poi altri a seguire.
Ricostruzioni. Per ricreare gli ambienti oltre la tela, i designer si sono affidati alle ricerche degli storici dell’arte. La Monna Lisa, per esempio, la ritroviamo dinanzi a una finestra, come suggerito dalla teoria della ricercatrice Carla Glori, che avrebbe ritrovato il "punto di vista" di Leonardo proprio di fronte a una finestra al piano alto del Castello Malaspina-Dal Verme a Bobbio (PC).
Per offrire ricostruzioni il più possibile realistiche, i due designer hanno poi cucito i dipinti assieme ad altri degli stessi artisti. L'ambiente intorno alla Donna che legge una lettera davanti alla finestra, per esempio, utilizza un'altra famosa scena di Vermeer, la Veduta di Delft, come orizzonte che si coglie dalla finestra. Arte chiama arte, insomma.