Risalgono a quasi 40.000 anni fa, rappresentano forme di mani umane e animali, e sono molto simili a quelle presenti nelle caverne d'Europa. Si trovano in sette grotte dell’isola di Sulawesi, in Indonesia, e sono tra le più antiche pitture rupestri al mondo. La loro datazione è stata confermata recentemente da un team di archeologi australiani dell’Università di Griffith e del Centro di Scienze Archeologiche dell’Università di Wollongong.
Scoperte antiche, datazione recente. Applicando il metodo delle serie dell'uranio (basato sulla valutazione del rapporto fra il contenuto di uranio e dei prodotti del suo decadimento) a piccole concrezioni di calcare cresciute sopra le immagini, gli scienziati hanno stabilito che le più vecchie sono quelle delle mani, realizzate con tecnica “stencil” 39.900 anni anni fa; le pitture di un babirussa, un suino simile a un cinghiale e di un maiale sono invece più recenti e risalgono a 35.400 anni.
Le pitture indonesiane sono state scoperte negli anni ‘50 ma non erano mai state datate con metodi scientifici: nessuno pensava che potessero essere così antiche. Chi le ha studiate negli anni passati, infatti, ha ritenuto che non avessero più di 10.000 anni perché le rocce in un clima tropicale si erodono più rapidamente e pochi credevano che si potessero mantenere intatte così a lungo.
Non solo Europa. I ricercatori hanno concluso che i campioni di depositi provenienti dai 14 dipinti delle 7 grotte della zona hanno un'età che va dai 39.900 ai 17.400 anni.
Fino ad oggi gli studiosi pensavano che le più vecchie testimonianze pittoriche fossero quelle europee: oggi sappiamo che le mani di Maros hanno più o meno la stessa età delle più antiche espressioni di arte rupestre europea, costituite da rappresentazioni astratte come quelle delle grotte di El Castillo, in Spagna, (40.800 anni fa), di Gorham, a Gibilterra (39.000) o di Fumane, in provincia di Verona (36.000-41000).

Ritratti animali. Anche le rappresentazioni più complicate, quelle degli animali, sono contemporanee di quelle europee. Anche se hanno uno stile meno sofisticato, hanno circa la stessa erà di quelle di Chauvet (35-300-38.800 anni fa) e di Lascaux e Altamira (20.000 anni fa circa).
Storia dell'arte. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, rimette in discussuone l’evoluzione dell’arte. «Abbiamo due teorie per spiegare la presenza in Indonesia di questi disegni, simili per accuratezza e tecnica a quelli del Vecchio Continente», racconta l’archeologo Maxime Aubert dell’Università di Griffith e tra gli autori dell'indagine. «O gli uomini che abitavano il sud est asiatico svilupparono la capacità di eseguirli in modo indipendente o i primi esseri umani che lasciarono l’Africa per colonizzare il mondo erano già in possesso di questo bagaglio culturale».
La ricerca continua.