Arte

Chi era Oskar Fischinger, il creatore dei primi videoclip

La storia di Oskar Fischinger, animatore d'avanguardia odiato da Hitler, incompreso da Disney e considerato il papà del cinema d'animazione sperimentale e il precursore dei videoclip.

Sebbene possa non essere notissimo al grande pubblico, Oskar Fischinger è una delle figure artistiche più importanti del '900. Etichettarlo con una definizione unica è molto complicato: è stato pittore, regista, animatore e innovatore nel campo della motion graphic e dell'animazione.

I suoi interessi tecnici, uniti a quelli artistici e creativi, lo hanno portato a diventare uno dei massimi esponenti del cinema astratto (va ricordato che siamo negli anni 20 del secolo scorso e il cinema è un'arte in piena fase di sviluppo).

Ma la figura di Oskar Fischinger è ricordata soprattutto per le sue ricerche nel campo del cinema sonoro, in cui cercò di realizzare una sorta di visualizzazione della musica (e di fatto Open Culture definisce Fischinger l’inventore del videoclip musicale) e per le innovazioni nel campo delle tecniche dell'animazione.

Un frame tratto da Allegretto, cortometraggio del 1938.

Passione per l'arte e la musica. Fischinger era nato a Gelnhausen, vicino a Francoforte in Germania, il 22 giugno 1900 (e questa è la ragione perché oggi Google lo celebra con un Doodle) e fin da piccolo coltiva la passione per la musica. Le difficoltà economiche della famiglia lo spingono ad abbandonare lo studio del violino e a concentrarsi sulle scuole professionali.

Nel 1922 si laurea in ingegneria e inizia a fare i primi esperimenti di tecnica cinematografica con Walter Ruttmann. Nel 1927 si trasferisce a Berlino e lavora agli effetti speciali di Frau im Mond (Una donna nella luna) di Fritz Lang.

È questo il periodo dei suoi Studien (studi): inizialmente sono animazioni di forme astratte arricchite da effetti di colore; poi diventano animazioni di figure tridimensionali e di colori che si muovono a tempo di musica classica o jazz.

I 16 cortometraggi della serie Studien sono uno dei pochi esempi di film d'avanguardia che ottengono immediatamente un certo successo.

Studie nr. 8 (Estratto)

Papà del cinema espanso e dei light show di Wahrol. Lo spirito avanguardista di Fischinger si esprime anche in una serie di spettacoli audiovisivi con animazioni sperimentali che vengono proiettate su più proiettori (fino a 7) da 35 mm: un'intuizione che avrebbe avuto una notevole influenza sulle avanguardie cinematografiche seguenti.

Crea le sue animazioni usando materiali insoliti come liquidi colorati, filtri, diapositive e cera. I suoi spettacoli sono i precursori del cosiddetto expanded cinema e dei light show degli anni '60 negli Stati Uniti, come per esempio Exploding Plastic Inevitable di Andy Warhol.

An optical poem (1938)

I Poemi ottici sono i precursori dei videoclip. In un'epoca in cui i film di animazione si concentrano su animali antropomorfizzati in guanti bianchi, Oskar Fischinger si spinge in una direzione completamente diversa.

Il suo lavoro è una danza di forme geometriche e forme astratte. Immaginate un'opera di Mondrian o di Malevich che si muove a tempo di musica.

Oskar Fischinger, Raumlichtkunst
Raumlichtkunst (1926-2012).

I film di Fischinger hanno un'eleganza ipnotizzante. Prendete per esempio An Optical Poem qui sopra: cerchi e altre figure geometriche saltano, ondeggiano, ballano sullo schermo sulle note della Seconda Rapsodia Ungherese di Franz Liszt. Il tutto almeno 50 anni prima dell'avvento delle tecniche digitali e con una precisione nella sincronizzazione tra musica e immagini che lascia sbigottiti.

Lavoro per la pubblicità. Soldi e notorietà gli arrivano però dai lavori per la pubblicità, con i cortometraggi per le sigarette Muratti o per la Tolirag, un'azienda per cui realizza Kreise, una ipnotica composizione basata sul tema del cerchio, girata a colori con il metodo Gasparcolor, con cui realizzò anche l'animazione tridimensionale Komposition in blau (1934-35).

Muratti Privat (trailer)

Kreise (Estratto)

Esilio a Hollywood. Con l'avvento al potere di Adolf Hitler e del Nazismo l'arte di Fischinger viene considerata degenerata. All'artista non rimane che scappare dall'Europa e nel 1936 parte per gli Stati Uniti e si trasferisce a Hollywood dove però il suo rigore formale e il suo bisogno di sperimentare nuove tecniche si scontra con i meccanismi degli studios hollywoodiani.

Nel 1940 viene chiamato da Walt Disney per disegnare una sequenza di Fantasia diretta da Samuel Armstrong, la Toccata e fuga in re minore di Johan Sebastian Bach, ma viene allontanato dagli studi dopo poche settimane e dopo un feroce scontro con Disney stesso: Fischinger, resosi conto che il suo lavoro era stato manipolato, ritira la firma dall'animazione. In seguito dichiarerà: «Quello non è il mio video. Piuttosto, è un prodotto di fabbrica, tutto fuorché artistico… Una cosa ho capito, da quest’esperienza: che nessuna opera d’arte può essere realizzata all’interno degli studi Disney».

Fantasia (la parte astratta)

Negli anni successivi vive grazie a una borsa di studio della Solomon Guggenheim Foundation, dedicandosi alla pittura e girando pochi film, tra cui Radio dynamics (1942), Motion painting no. 1 (1947) e Lumigraph 1 (1950).

Muore a Los Angeles il 31 gennaio 1967 lasciando alla storia dell'arte più di 50 cortometraggi e circa 900 tele.

Innovatore. La suggestione dei mondi astratti dei film si Oskar Fischinger nasce soprattutto dalla sua instancabile propensione all'innovazione: per ogni film girato, Fischinger brevetto un particolare tipo di animazione, adatto a rendere più precisa la sua ricerca estetica.

Negli anni Venti, quando girò Wachsexperimente, progettò un dispositivo per riprendere le venature di un blocco di cera colorata mentre veniva tagliato da una speciale "affettatrice".

Anche negli anni americani non trascurò la ricerca tecnica: per Motion painting no. 1 trasformò in stop-motion la medesima composizione davanti alla cinepresa, mentre per Lumigraph 1 costruì un generatore di proiezioni luminose.

22 giugno 2017
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