La figura di Leonardo da Vinci (Vinci, 1452 - Amboise, 1519) è una tra le più affascinanti della storia dell'arte. Rispetto ad ogni altro suo contemporaneo, incarnò il modello di uomo ideale dell'Umanesimo e del Rinascimento, come individuo assetato di conoscenza, i cui interessi spaziavano su tutti i campi del sapere, dalla pittura alla musica, dalla matematica alla trattatistica. In particolare, l'accostamento di Leonardo da Vinci all'anatomia umana avvenne già negli anni della giovinezza, quando frequentava a Firenze la bottega di Andrea del Verrocchio, suo maestro.
Disegni e appunti. Tra gli artisti del Quattrocento, infatti, era diffusa la tradizione di dedicarsi allo studio delle forme del corpo umano attraverso la dissezione dei cadaveri, per meglio rendere il corpo nelle proprie opere d'arte. Il suo Uomo Vitruviano è celeberrimo, ma è solo uno tra i tanti innumerevoli disegni del grande scienziato e artista: i suoi quaderni, infatti, erano pieni di scheletri, muscoli e organi, accompagnati da appunti sul loro funzionamento.
Macchina perfetta. Il corpo umano, quale macchina perfetta, aveva terribilmente affascinato Leonardo, che voleva capire cosa ci fosse dentro, come funzionasse e che cosa succedesse anche quando si fermava con la morte. Tra i suoi disegni anatomici, i più spettacolari e impressionanti rimangono quelli che mostrano un feto prima della nascita: immagini del tutto nuove per quell'epoca, e certamente sconvolgenti.
Compì numerosi ricerche anche sull'occhio umano, per capirne la visione tridimensionale. Per fare ciò, bollì un occhio di bue in una chiara d'uovo, per sezionarlo e studiarne l'interno. Scoprì così retina e nervo ottico, riportando le osservazioni nei suoi disegni.
Autopsia. Durante l'inverno del 1507, Leonardo eseguì un'autopsia su un uomo di cent'anni nell'Ospedale di Santa Maria Nuova, a Firenze. Riuscì ad attribuire il decesso ad un restringimento coronarico, fornendo le prime descrizioni chiare dell'aterosclerosi e della cirrosi epatica nella storia della medicina.
A fianco agli studi sistematici sul corpo umano, l'artista affiancò anche il disegno di caricature, volti umani dai tratti esagerati con i quali volle esplorare l'opposto della bellezza del corpo umano, ovvero l'invecchiamento e la deformità legati all'anzianità. Non si trattava di caricature che mettevano in ridicolo i personaggi, ma veri e propri studi utili ad esplorare la trasformazione del corpo e l'universo espressivo dell'umano.
Per approfondire:
- Keele K.D., Leonardo da Vinci's Anatomical Drawings at Windsor, New York, The Metropolitan Museum of Art, 1984
- Capra F., L'anima di Leonardo. Un genio alla ricerca del segreto della vita, Ed.
Rizzoli, 2012
- Gavrilina E., Ebbe nome Lionardo, Ed. Pontecorboli, 2018