Tra una foto da postare su Instagram e un ascolto distratto all'audioguida, quanto ci fermiamo a osservare, davvero, le opere esposte al museo? Secondo uno storico esperimento condotto al Metropolitan Museum of Art di New York, non più di 30 secondi (molti dei quali spesi a leggere le didascalie).
Per risollevare l'attezione dei visitatori, sei musei britannici hanno aderito all'iniziativa Fake! The Great Masterpiece Challenge, una competizione aperta - al centro di un programma televisivo inglese - che invita a riconoscere 7 falsi d'autore sostituiti agli originali nelle gallerie d'arte che partecipano al gioco.
trova l'intruso. Le tele fasulle sono state disseminate il 2 luglio tra la Scottish National Portrait Gallery di Edimburgo, il National Museum di Cardiff (Scozia), la Guildhall Art Gallery di Londra, la Manchester Art Gallery, la Lady Lever Art Gallery di Port Sunlight (alle porte di Liverpool) e la Walker Art Gallery di Liverpool.
Il premio. Rimarranno esposte fino al 1 agosto, e chiunque riesca a distinguerle dalle originali potrà partecipare al concorso per il più esperto scopritore di falsi d'arte. Il vincitore si porterà a casa una copia di un capolavoro dell'arte britannica per il valore di 5 mila sterline (quasi 6 mila euro).
Un approccio diverso. Non occorre essere critici d'arte per partecipare: basta avvicinarsi ai dipinti con curiosità, osservare la densità delle pennellate, il colore, le rifiniture. In altre parole, porsi domande, e uscire dalla dimensione accademica che spesso accompagna la fruizione - e la divulgazione - dell'arte. L'iniziativa è anche un invito a rallentare, a vivere il museo come esperienza profonda e non come una passeggiata mordi e fuggi da inserire obbligatoriamente in un tour cittadino.