Arte

μετα experience, aperto a Palazzo Reale di Palermo uno spazio creativo ed esperienziale per conoscere “l’io” digitale

Inaugurato il 21 settembre 2022 μετα experience, un nuovo spazio espositivo tra arte e dimensioni parallele in cui l'innovazione tecnologica è al servizio della cultura [contenuto sponsorizzato].

A raccontare il processo creativo che ha portato alla realizzazione dell'arte negli anni ci sono stati molti strumenti: film che ricostruivano con l'immaginazione la realizzazione della Cappella Sistina da parte di Michelangelo, video che riprendevano la tecnica del dripping di Jackson Pollock, documentari che, con registrazioni d'archivio, raccontavano la vita in studio dei Beatles e della nascita dell'album Get Back.

Sia che si tratti di arte antica che di arte pop, i musei espongono sempre l'opera finale, intesa come il risultato di un processo creativo che spesso è difficile da ricostruire e che, molto più frequentemente, proviamo a immaginare.

μετα experience nasce dalla volontà di scoprire come avviene la creazione dell'identità dell'opera e dall'idea che l'innovazione tecnologica applicata alla cultura possa rivelare dimensioni parallele. Si tratta di un nuovo spazio esperienziale a Palazzo Reale di Palermo che ha come scopo quello di proiettare i visitatori in un universo in cui l'hi-tech è al servizio dell'arte per una più approfondita fruizione e per stimolare la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale nel tempo.

Attraverso l'Infinity Room e con l'opera originale davanti, i visitatori assistono al processo di smaterializzazione e materializzazione dei grandi capolavori d'arte. Il risultato è la scoperta della creazione dell'identità dell'opera a partire dalla visione della nuvola di punti.

Grazie a "μετα" è possibile consegnare i capolavori dell'arte all'infinito, immuni al tempo, alle mutazioni climatiche, a guerre, terremoti, alluvioni, rendendoli fruibili ovunque l'uomo potrà insediarsi nel futuro. Protetti dalla memoria. Un tempo esistevano gli schizzi a mano libera, poi le prime fotografie e lo smartphone: tutti mezzi per fissare nella memoria l'immagine dell'opera d'arte. Oggi un nuovo sistema si affida alla tecnologia e all'innovazione per rendere i capolavori invincibili.

Due esempi eccezionali attendono il visitatore: il Giovinetto di Mozia in una "veste" pop, ecosostenibile, imponente, che introduce alla straordinaria riproduzione del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, sospeso come a librarsi in volo. Sarà possibile osservarlo nei suoi minimi particolari, una scoperta per chi non lo ha mai visto dal vivo, una riscoperta per chi lo ricorda e uno stimolo a visitare l'originale.

La mostra nella sua fase di avvio ha come opera originale il ritratto marmoreo di Ottaviano Augusto, gentilmente prestato dal Museo Regionale di Centuripe (Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell'Aci), grazie alla partnership con l'Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.

A rendere ancora più interattiva l'esperienza ci sarà Quickscan, uno spazio all'interno della mostra in cui il visitatore viene scansionato e ottiene in 6 secondi la sua identità digitale. La sensazione sarà quella di vivere il futuro nel presente, un po' come accade con i film distopici che materializzano una realtà che potrebbe accadere. Questo "io" digitale potrà essere sfruttato in vari modi: come avatar per entrare nel Metaverso o essere trasformato in un ritratto futuro per le prossime generazioni, come accadeva per il busto di Ottaviano Augusto. Del resto anche l'essere umano può essere una forma d'arte.

 

Il progetto è della Fondazione Federico II che nell'ultimo quinquennio ha aperto al pubblico nuovi spazi per fare vivere mostre inedite con grandi artisti della scena mondiale. Tra le iniziative ci sono state la mostra For Freedom con Steve Curry, Purification con Bill Viola o la più recente The Golden Calf di Ryan Mendoza.

Con questo nuovo progetto i visitatori del Complesso Monumentale Palazzo Reale e Cappella Palatina sperimentano cosa significa in modo concreto applicare l'innovazione ai beni culturali e come questa strada apra nuovi orizzonti di esperienza e interattività.

Il progetto è co-finanziato da Invitalia e dal Ministero della Cultura nell'ambito di Cultura Crea e nasce dalla partnership tra la Fondazione Federico II e Forma Rei onlus per lo sviluppo dell'innovazione tecnologica in ambito culturale.

21 settembre 2022
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