Arte

Dune, il mito della fantascienza che non piace al cinema

Il romanzo pilastro della fantascienza gode di una fama quasi sinistra per le disavventure che hanno accompagnato le sue trasposizioni cinematografiche.

Dune è un pilastro della fantascienza: adattamento da un ciclo di romanzi di Frank Herbert, è stato portato sul grande schermo due volte e, in entrambi casi, ha avuto una lavorazione travagliata. Questo ha fatto di Dune un soggetto dal pessimo karma per gli sceneggiatori.

Un soggetto visionario. Lo scrittore Sandro Pergameno, curatore di collane di fantascienza, nella sua presentazione dell'edizione Fanucci di Dune, scrive che il ciclo di Dune ha caratteristiche uniche perché nessun autore del genere fantascientifico era riuscito fino ad allora nell'impresa compiuta da Herbert, cioè «la creazione, fin nei minimi dettagli, di un ecosistema e di un universo completo e complesso». Pubblicato nel 1965, con milioni di copie vendute, il bestseller Dune è il primo di un ciclo di sei romanzi.

Illustrazione: il pianeta Arrakis, dal Ciclo di Dune, di Frank Herbert.
Illustrazione: il pianeta Arrakis, dal Ciclo di Dune, di Frank Herbert. © Wikipedia

Dune racconta la storia di Paul Atreides, rampollo della nobile dinastia alla guida del pianeta Arrakis, un deserto popolato di mostri letali, i giganteschi vermi della sabbie, che dovrà difendere questo corpo celeste e la sua gente, i Fremen, dai nemici Harkonnen. Una trama affascinante, dai risvolti ecologici e religiosi, non poteva che stregare il cinema. Tanti registi hanno provato a portare Dune sul grande schermo: fra questi il cileno Alejandro Jodorowsky, che ha lavorato per anni all'adattamento del romanzo, avvalendosi di un artista come Mœbius (1938-2012) per gli storyboard. Doveva essere il capolavoro di un cineasta visionario, ma non se ne fece nulla.

Un fiasco da antologia. Il soggetto passò nelle mani del produttore Dino De Laurentiis (1919-2010), per la regia di David Lynch. Fu un fiasco. Il kolossal Dune (1984) divenne una delle barzellette della storia del cinema. La fama di "affossa-studios" ha perseguitato il soggetto fino a quando il libro non è stato ripreso in mano dal canadese Denis Villeneuve, fra i migliori registi della sua generazione. Il film doveva uscire nel 2020, con un budget milionario e un attore come l'emergente Timothée Chalamet: quante probabilità c'erano che qualcosa andasse storto? Si poteva prevedere che arrivasse una pandemia a chiudere i cinema?

Finalmente, con quasi un anno di ritardo, a inizio settembre l'opera è stata presentata al Festival di Venezia. Il film ha ipnotizzato il Lido guadagnandosi ottime critiche. Ma sapremo se Dune riuscirà a sconfiggere il suo karma negativo solo dopo l'uscita mondiale, prevista per il 22 ottobre. Intanto, in Italia è gia nelle sale.

9 ottobre 2021 Lidia Di Simone
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