Il pigmento colorato viene inserito con un ago sotto la pelle, all’interno dei primi strati, tra le cellule dell’epidermide. Non si arriva mai al derma, cioè alla parte più profonda della cute, costituita da tessuto connettivo e ricca di vasi sanguigni. Una volta depositato, il colore non può più essere eliminato. Si possono usare più aghi contemporaneamente, per esempio per riempire le parti colorate, oppure un solo ago, per i tratti più fini del disegno. In passato l’operazione era manuale, oggi gli aghi sono montati su un apparecchio che li fa penetrare nella pelle molto velocemente e ripetutamente. Non si sente dolore, se non quando si fa il tatuaggio vicino alle articolazioni. Dopo ogni tatuaggio, gli aghi vengono eliminati e l’apparecchiatura sterilizzata: così si evita il rischio di trasmettere malattie. Dopo aver fatto il tatuaggio, la parte decorata viene protetta per due settimane con un velo di vaselina e non bisogna spalmarvi sopra medicinali o cicatrizzanti. Il tatuaggio, comunque, non fa male alla pelle. Solo se si usano pigmenti scadenti c’è il rischio che in alcune persone provochino una reazione: se il tatuaggio viene esposto al sole, la parte si può gonfiare.