Benvenuti nel Plastocene, la nuova era geologica dalla plastica che, affondando nell'oceano, finirà per rimpiazzare tutti gli animali che lo abitano. Per farsi un'idea di questo catastrofico mondo che verrà, basta entrare nell'Immersive Room del MEET di Milano, dove va in scena Enter the Plastocene, un'installazione interattiva e multicanale che coniuga digital art e denuncia ambientale, facendo immergere (quasi letteralmente) il pubblico negli oceani soffocati dalla plastica.

Enter the Plastocene è allestita nell'Immersive Room del MEET di Milano, uno spazio di 250 metri quadrati dove 15 proiettori offrono spettacolari immagini in una visione continua su tre pareti a 270°.
© MEET
L'opera d'arte AR Enter the Plastoscene, ideata e realizzata da Tamiko Thiel insieme a /p, e a cura di Julie Walsh, è infatti una vera e propria esperienza immersiva dove la maggior parte delle proiezioni mostrano i pesci che nuotano tra i rifiuti plastici.
«Gli esseri umani - dicono gli autori della mostra - hanno creato un'epoca completamente nuova per gli abitanti dell'oceano: il Plastocene. La plastica è diventata una parte onnipresente degli oceani del mondo, permeando tutti gli strati dalla superficie fino alle profondità più oscure. Enter the Plastocene vuole mostrare cosa significhi, per i pesci, essere circondati dalla spazzatura: infatti gli spettatori noteranno che gli animali passano avanti e indietro tra la piscina e la plastica».

Ciabatte, bottiglie, posate: i detriti di plastica sono in mezzo alla fauna e alla flora marina.
© MEET Digital Culture Center
Una delle proiezioni più interessanti è un live feed che permette al pubblico, dotato di tablet, di interagire con i banchi di pesci, guidandoli tra le profondità marine. Intervenendo così in prima persona, lo spettatore viene spinto a riflettere: inaspettatamente, infatti, più è attivo nel guidarli nel mare, più i pesci stessi si trasformano a poco a poco in bottiglie, posate, piatti, ciabatte da mare.
Ed è qui che l'esperienza diventa inquietante: lo spettatore, infatti, può soltanto assistere passivamente a questa orribile mutazione dei pesci in oggetti di plastica: l'ecosistema marino sta scomparendo eppure, nemmeno in questa spettacolare finzione tecnologica, ha il potere di intervenire. Proprio come avviene nella realtà di tutti i giorni: le azioni che compiamo quotidianamente - o quelle che non compiamo per rimediare - stanno uccidendo la Terra. Guai a dimenticare che dal mare dipende tutta la vita del nostro Pianeta: il Plastocene è già qui, e noi non possiamo più stare a guardare.
Enter the Plastocene, fino a domenica 27 febbraio 2022, al MEET – Centro Internazionale per l'Arte e la Cultura Digitale di Milano.