Non è detto che il sildenafil, meglio conosciuto come Viagra, serva solo a favorire l'erezione maschile. Assunto a piccole dosi il farmaco potrebbe infatti avere anche un altro impiego: quello di ridurre gli effetti del jet lag, disturbo provocato dal cambiamento di fuso orario. È quanto sostiene il biologo Diego Golombek, che insieme ai suoi colleghi dell'Universidad Nacional de Quilmes, a Buenos Aires, ha iniettato 70 microgrammi di sildenafil ad alcuni criceti maschi, stravolgendo però il loro ciclo di sonno: i roditori sotto Viagra si sono ripresi dal "cambio di fuso" molto prima dei loro simili, a cui non era stato somministrato nulla. Se il farmaco avesse lo stesso effetto sugli esseri umani, il che è ancora tutto da dimostrare, costituirebbe una nuova soluzione per normalizzare i ritmi sonno-veglia dei lavoratori notturni e dei viaggiatori intercontinentali. E senza conseguenze, pare: le dosi previste sono troppo piccole per provocare qualsiasi effetto inatteso.