Un nuovo tipo di contraccettivo maschile studiato per bloccare il passaggio degli spermatozoi si è dimostrato efficace nel prevenire le gravidanze tra i macachi Rhesus (Macaca mulatta): un successo che potrebbe significare una prossima sperimentazione sull'uomo.
Per la contraccezione maschile, le uniche valide alternative oggi disponibili sono il preservativo e la vasectomia. Da tempo si parla di terapie ormonali anche per lui, a base di progesterone e testosterone: benché efficaci, però, questi trattamenti non sono privi di effetti collaterali.
non definitivo. Il nuovo contraccettivo, chiamato Vasalgel, viene iniettato nei dotti deferenti (i canali che veicolano gli spermatozoi dai testicoli all'uretra) dove forma una pellicola di idrogel che funziona come barriera, bloccando le cellule sessuali maschili ma permettendo il passaggio di molecole più piccole. Un ostacolo "meccanico", dunque, che non contiene ormoni, e che sui conigli ha già dimostrato di poter bloccare gli spermatozoi per un anno, oltre ad essere reversibile: eliminandolo, si permette di nuovo il flusso del liquido seminale.
Efficace. Nel nuovo studio, pubblicato su Basic and Clinical Andrology, i ricercatori hanno iniettato il gel in 16 macachi maschi, 10 dei quali avevano già fecondato in precedenza alcune femmine. Dopo una settimana hanno messo le scimmie insieme alle partner e nonostante i ripetuti rapporti non c'è stato alcun concepimento.
Conseguenze. Il preparato è stato in generale ben tollerato, con pochi effetti collaterali (e nessuna reazione infiammatoria: in un caso, però, è stato iniettato nel punto sbagliato), soprattutto in relazione alle complicazioni della vasectomia. Tre scimmie su 16 hanno registrato qualche complicanza dopo il Vasalgel; in confronto, 7 su 16 di un gruppo di controllo hanno avuto reazioni avverse alla vasectomia.
Prospettive. Il nuovo metodo potrebbe essere impiegato per mantenere il benessere sociale degli animali in cattività, specialmente quelli con un alto tasso riproduttivo. Prima di sperimentarlo sull'uomo, occorrerà verificare che la procedura sia reversibile anche nei primati più simili a noi. In quel caso, e salvo effetti collaterali, potrebbe costituire una buona alternativa a metodi contraccettivi da cui non si torna indietro, come appunto la vasectomia.